Il Collegio di Garanzia dello Sport ha pubblicato l'8 maggio, le 75 pagine di motivazioni sul caso plusvalenze e sulla sentenza della Corte Federale che ha inflitto 15 punti di penalizzazione al club bianconero. E ora? Cosa può accadere alla Juventus nel futuro? Per fare chiarezza, abbiamo raccolto l'opinione dell'avvocato Angelo Cascella, esperto di diritto sportivo nazionale e internazionale, e membro del Tas di Losanna per oltre un decennio, che ha spiegato ai microfoni di gianlucadimarzio.com i possibili scenari.
Juve, cosa succede adesso? La spiegazione
A fare chiarezza sulla situazione, l'avvocato Angelo Cascella, che ha dichiarato: “Quando è uscito il dispositivo, c’erano stati dei toni trionfalistici perché erano stati riassegnati i punti. Io l’avevo ritenuta una mezza sconfitta, in quanto il ricorso della Juve non era stato accolto in toto, ma aveva rimandato all’organismo della nuova composizione della Corte Federale affinché accogliesse le nuove osservazioni del Collegio di Garanzia, relative al ruolo esercitato dai suoi dirigenti privi di delega - spiega Cascella - A questo proposito, il Collegio di Garanzia nella motivazione ha affermato che deve essere rimodulata la motivazione per i soggetti in questione, perché per tutto il resto, le argomentazioni difensive sono state demolite ed è stato accolto integralmente l’impianto accusatorio della procura che ha retto in toto, spiegando che la revocazione era corretta e riconoscendo ‘comportamenti non corretti, sistematici e ripetuti', che hanno portato al riconoscimento della slealtà sportiva”.
L'avvocato Cascella ha poi proseguito: “Il Collegio di Garanzia può giudicare solo la legittimità. La quantificazione della penalizzazione spetterà alla Corte in nuova composizione, considerando che la sanzione deve essere afflittiva se si arriverà alla decisione entro la fine della stagione. L’unica zona d’ombra della pronuncia della Corte è stata rinvenuta nell'affermazione della 'colpevolezza diffusa', riconosciuta anche ai dirigenti senza delega. La rimodulazione potrebbe dunque portare a una riduzione in quanto la sanzione dei 15 punti era stata formulata tenendo conto di tutte le violazioni. Ma è ovvio che, sui 15 punti, il ruolo rivestito dai dirigenti senza delega era inferiore rispetto a quello degli altri per i quali la sanzione è diventata definitiva”.
Le motivazioni del Collegio impattano anche sul processo delle manovre stipendi? La spigazione
Anche se si tratta di due procedimenti distinti, abbiamo chiesto all'avvocato Cascella se le motivazioni del Collegio di Garanzia potranno impattare anche sul processo della manovra stipendi. "Qui c'è un duplice aspetto da considerare. Secondo qualcuno la Juve potrebbe fare richiesta di patteggiamento, ma le norme federali lo escludono in ipotesi di recidiva, cioè quando ci sono sanzioni per fatti della stessa natura. In entrambe le procedure c’è la contestazione dell’articolo 4, della “slealtà sportiva”, riconosciuta nel primo procedimento, contestata nel secondo. Il patteggiamento può essere chiesto prima o dopo il deferimento, ma essendoci la recidiva, la Procura potrebbe dunque non accoglierlo. In entrambi i casi comunque sono stati violati i principi contabili: sia con le operazioni di plusvalenze, che con le manovre di bilancio. Quindi l’ipotesi di patteggiamento può non essere accolta".
E la Uefa? "Poi subentra il discorso Uefa, che aveva aperto un procedimento nei confronti della Juve e non è obbligata ad attenersi alle decisioni delle autorità sportive italiane. La Uefa è un organo che agisce in totale autonomia. Le norme di riferimento della stessa e quelle italiane sono differenti. L'Uefa fa riferimento anche a iscrizione o partecipazione alle coppe europee, che non hanno nulla a che vedere con i campionati italiani".