Dal titolo di Francia alle notti europee con Giroud: il Montpellier è retrocesso in Ligue 2

Dal titolo di Francia alle notti europee con Giroud e Yanga-Mbiwa: il Montpellier retrocede in Ligue 2.
Correva la stagione 2011-12, e il Montpellier si preparava ad affrontare una nuova stagione dopo una salvezza tranquilla ottenuta l’anno precedente. In Ligue 1, però, stava per arrivare una corrente qatariota pronta a cambiare le carte in tavola a suon di miliardi. Stiamo parlando della Qatar Sports Investiments che sotto la torre Eiffel regalò al PSG una campagna acquisti faraonica con l’idea di dominare in Francia e di provare a vincere la Champions League. Un duello col Marsiglia o col Monaco? No, col Montpellier che punto su punto è riuscito fino alla fine a tenere testa al PSG e a portare a casa il titolo. Nancy il punto cruciale per la vittoria: i parigini uscirono sconfitti e il Montpellier sbancò il Veldrome di Marsiglia grazie a una prestazione superlativa di Giroud e Belhanda.
Tredici anni dopo, il Montpellier è aritmeticamente retrocesso in Ligue 2 con 4 giornate d’anticipo, al termine di 16 anni consecutivi nella massima serie. Una stagione cominciata male con l’allenatore armeno Michael Der Zakarian, proseguita con Jean-Louis Gasset e infine con Zoumana Camara, icona del PSG dal 2007 al 2015 con oltre 150 presenze e un passato anche in Serie A con le maglie di Inter e Empoli.
Soli 15 punti in 30 giornate, con 21 gol fatti e 66 gol subiti. Difficile trovare qualche aspetto positivo: i 4 gol di Arnaud Nordin e l’esperienza di due veterani come Khazri e Savanier non ha potuto nulla di fronte ai tanti problemi del Montpellier.
Adesso, dopo il pareggio del Le Havre contro il Monaco, ci sono da onorare le ultime quattro partite prima di ritornare in Ligue 2 e provare a ricostruire qualcosa di importante. Dal Reims al Brest, passando per l’ultima casalinga allo Stade de la Mosson contro il PSG già campione di Francia.
Quando Montpellier lasciò a bocca asciutta il PSG
Stagione 2011-12, il PSG passò tra le mani della ricchissima proprietà qatariota che si presentò subito con una faraonica campagna acquisti: Pastore, Sissoko, Sirigu, Lavezzi, Menez, Thiago Motta, Maxwell e Matuidi. Parigini primi, ma alle spalle c’è il sorprendete Montpellier che appena due anni prima conquistava la promozione dalla Ligue 2. In pochi credevano in quella squadra con un budget nettamente inferiore a quello del PSG e acquistata nel lontano 1974 dal presidente Nicollin dalla Division D’Honeaur, l’equivalente della nostra Eccellenza.
I sogni son desideri, e il Montpellier riuscì a vincere il campionato con 82 punti, tre in più rispetto ai parigini. Jourden, Bocaly, Yanga-Mbiwa, Hilton, Bedimo, Marveaux, Estrada, Camara, Belhanda, Utaka, Giroud. Era questo l’undici titolare di Renè Girard che ha scritto la storia. Il giorno della parata, il presidente Nicollin si presentò con una cresta colorata di arancio e blu, i colori del club.

L’avventura in Europa
Il Montpellier, prima della vittoria del campionato, aveva partecipato all’edizione dell’Europa League 2010-11 vinta poi dal Porto di Falcao e James Rodriguez. L’avventura dei francesi si è interrotta con largo anticipato al terzo turno preliminare contro gli ungheresi del Gyori Eto.
Dopo aver scritto la storia in Ligue 1, il Montpellier ha provato a regalare emozioni anche in Champions. Inserita nel Gruppo B con Schalke 04, Arsenal e Olympiacos, la squadra di Girard chiuse all’ultimo posto in classifica con 2 punti frutto di 2 pareggi entrambi ottenuti contro i tedeschi. Da lì in poi, il Montpellier non è più riuscito a qualificarsi per una competizione europea. C’è tanta delusione, ma la retrocessione può rappresentare una opportunità per ricostruire e ritornare in Ligue 1 nel minor tempo possibile. C’è voglia di calcio e di riportare entusiasmo come un tempo, in particolare dai tempi di Roger Milla dove dal 1986 al 1989 fece sognare i tifosi a suon di gol contribuendo alla promozione in Ligue 1.
A cura di Gerardo Guariglia