Poker al Monaco, al Psg la Supercoppa: prima gioia francese per Buffon
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Data: 04/08/2018 -

Poker al Monaco, al Psg la Supercoppa: prima gioia francese per Buffon

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Il Psg, nonostante le tante assenze, supera il Monaco e si aggiudica la sesta Supercoppa consecutiva. Scatenato Di Maria, protagonista assoluto con una doppietta. Buffon, in campo dal 1', vince il suo primo trofeo "francese"
Il Psg, nonostante le tante assenze, supera il Monaco e si aggiudica la sesta Supercoppa consecutiva. Scatenato Di Maria, protagonista assoluto con una doppietta. Buffon, in campo dal 1', vince il suo primo trofeo "francese"

Da Roma a... Shenzhen, un cambiamento davvero niente male per Gigi Buffon. La sua ultima Supercoppa l'aveva persa in una torrida serata allo stadio Olimpico. Partita all'epoca ricca di emozioni, decisa all'ultimo secondo dal giovanissimo Murgia. A quasi 12 mesi di distanza è cambiato il luogo ma anche la musica. Il suo Psg, infatti, travolge in Cina il Monaco. 4-0 il risultato finale, deciso dalle reti di uno scatenato Di Maria (autore di una doppietta), di Nkunku e Weah (figlio dell'ex Milan George). Per i parigini si tratta della sesta Supercoppa consecutiva, mentre per l'ex portiere della Juventus del trofeo numero 23 in carriera (considerando tutte le maggiori competizioni). Gara abbastanza tranquilla per lui, con l'unica vera parata che si registra solo al 46' su una conclusione dalla distanza di Jovetic.

E pensare che per il Psg il numero di assenze poteva rappresentare un problema. In campo fra i big solo i vari Buffon, Thiago Silva, Verratti, Rabiot. 'Colpa' del Mondiale, con molti giocatori che devono ancora rientrare, come nel caso di Cavani o Mbappè, o che lo hanno fatto da poco, come Neymar. Ma in campo la differenza si è vista lo stesso. Eccome. Merito di un Di Maria scatenato, che ha aperto le marcature al 33' con una fantastica punizione. Poi il raddoppio a cinque minuti dall'intervallo con la deviazione vincente di NKunku. Il terzo gol, infine, porta la firma di Weah, pronto a raccogliere l'asse dalla sinistra di Nsoki. A chiudere i conti nel miglior modo possibile è sempre l'attaccante argentino, che di sinistro non lascia scampo a Benaglio.






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