Carrozzieri: "Il calcio? È finito"
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 25/10/2018 -

Carrozzieri: "Il calcio? È finito"

profile picture
profile picture
Carrozzieri si racconta in una lunga intervista a Tuttosport: "A Palermo ho toccato l'apice e il fondo in un solo anno. Non rinnego la mia vita precedente"
Carrozzieri si racconta in una lunga intervista a Tuttosport: "A Palermo ho toccato l'apice e il fondo in un solo anno. Non rinnego la mia vita precedente"

Che fine ha fatto Moris Carrozzieri? Una vita per il calcio e ora un sguardo al futuro, con un pizzico di nostalgia. L'ex difensore di Sampdoria e Palermo vive a San Benedetto del Tronto, possiede un locale dove si possono gustare aperitivi o si può cenare, e ripercorre sulle colonne di Tuttosport tutta la sua carriera, con qualche rimpianto e una grande mancanza: "Lo spogliatoio".

Per Carrozzieri, quello è il luogo sacro. Da sempre e per sempre: "Quando Totti ha detto che è stata dura mollare, l'ho capito subito. Anche a me manca lo spogliatoio" dice, "mi manca quell'adrenalina, gli scherzi con i compagni, la doccia fredda quando chiudevano l'acqua calda. Cose di questo tipo. Non rinnego nulla della mia vita precedente: per il calcio ho lasciato la mia famiglia a 12 anni. Era un sogno, l'ho portato avanti con tanti sacrifici e con qualche errore, che mi ha permesso di essere l'uomo che sono ora".

Onestà intellettuale e ricordi. L'uomo Carrozzieri riparte da qui: "Il 2009 (l'anno in cui fu ritrovato positivo ai test per abuso di cocaina, ndr) fu un anno per tanti motivi indimenticabile. A Palermo ho vissuto l'ultima e forse la più bella stagione della mia vita. Il 2011, quello della finale di Coppa Italia, fu paradossale: raggiunsi l'apice della mia carriera, ma toccai anche il fondo".

Lui, ora, ha dato un calcio al passato: "Semplicemente ho scelto un'altra via", dice. E quando ripensa alla sua carriera, oltre alla nostalgia si aggiungono anche rabbia e rammarico: "per un calcio che non c'è più. Semplicemente, penso che quel calcio sia finito. Che il calcio sia finito, anzi. Nelle categorie maggiori c'è crisi, in quelle inferiori puoi essere allenatore solo se hai uno sponsor e i genitori pagano per far giocare i propri figli. Non so se sia colpa della crisi o meno. Ma molti campioni non ci sono più e a 19 anni ti senti già arrivato, senza voler ascoltare i consigli di nessuno. Ci sono troppi soldi che girano e al contrario pochissime regole".

Una serietà improvvisa, quella di Carrozzieri. Che ricorda anche tanti altri episodi del suo trascorso calcistico e che analizza il presente con distacco. Lui ha preso un'altra strada. Ma la nostalgia per quella vecchia, un po', è rimasta.

L'intervista completa è disponibile sull'edizione odierna di Tuttosport



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!