Italia, al via il raduno. La conferenza di Spalletti
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Data: 31/05/2024 -

Italia, Spalletti: "Donnarumma rimane il capitano. Fagioli? Scelta tecnica"

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La conferenza stampa di Luciano Spalletti il giorno del raduno della Nazionale a Coverciano
La conferenza stampa di Luciano Spalletti il giorno del raduno della Nazionale a Coverciano

L'Italia è pronta a dare il via all'operazione Euro2024. La Nazionale azzurra, guidata da Luciano Spalletti, si radunerà oggi, 31 maggio, a Coverciano, con i giocatori preconvocati tranne Acerbi, che nella giornata di ieri ha subito un infortunio (leggi qui). Intanto Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa. 

 

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 La conferenza stampa di Luciano Spalletti

L'allenatore azzurro ha parlato delle convocazioni  e non solo: "Le convocazioni? Lasciare la gente fuori mi uccide, mi dà un enorme fastidio. Sono scelte difficilissime per come sono fatto io. Spero di fare la scelta più giusta. Il capitano? Rimane Donnarumma, poi si vedrà strada facendo".

 

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Spalletti ha poi continuato: "Intanto vorremmo fare qualcosa di non rigido, come piacerebbe un po' a tutti. Dare la libertà di espressione un po' a tutti. Più imprevedibilità c'è e più sarebbe sorprendente per i nostri avversari. Vorremmo saper fare un po' tutte le cose. Qui a Coverciano ci insegnano che i sistemi di gioco non sono più così rigidi".

Sui singoli ha aggiunto: "Folorunsho è già in quella zona di campo a destra. Frattesi è uno che ci arriva lì, ma anche lui ha finalizzazione e gol. Folorunsho ha anche la botta da fuori, la scocca, lui è più trequartista, un giocatore per questi mezzi spazi, mentre Frattesi è più centrocampista. Orsolini? In questi giocatori non siamo stati molto fortunati su questi esterni alti, ci sono stati diversi infortuni, in qualche caso è mancato l'apporto. Chiesa sa giocare da tutte le parti, è quello che ha la vampata e la botta della fucilata nella notte".

Sul modulo che userà la Nazionale: "Giocheremo contro squadre che giocano 4-2-3-1 o 4-3-3, non si piò regalare un uomo a centrocampo: tenteremo di difendere a quattro, di costruire a tre. Si vede che le squadre ora più forti sanno avere questa relazione, questa imprevedibilità nell'andare a prendere le zone in campo".

Sull'esclusione di Locatelli: "Mi rimane il dispiacere per quelli che ho lasciato a casa ma quelli che ho io, sono i più forti e quelli che ho scelto io. Sono le responsabilità che ci fanno felici. Ho tutte le cose che mi ci vogliono. La Federazione è stata disponibile a tutte le richieste che ho fatto, compresa quella di riunire tutti i 10 della storia azzurra. Locatelli è un altro dispiacere che ho, avrò poche reazioni quando lo incontrerò se non quella del dispiacere. Lui è una persona seria e un professionista serio con qualità difensive eccezionali con un buon piede ma volevo un po' di estro in più. Forse è un po' troppo conservativo per quello dove sta andando il ruolo. Poi probabilmente per la prossima convocazione lo porterò con me, ma gli chiedo scusa per averlo lasciato a casa".

 

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 Su Scamacca ha detto: "Scamacca? Io ho solo bisogno di vedere un sacrificio perché l'Italia è sempre stato un Paese così. Lui per certi versi non mi era piaciuto, per cui lo lascio fuori. Non ho problemi. Ora in questo momento ha fatto vedere però una crescita con prestazioni e gol. Ha anche avuto continuità e penso che anche l'Atalanta ne abbia beneficiato tanto per cui lo avevo convocato le volte prime. Lui è un giocatore che ha un po' tutto, anche se è un po' pigro. Bisogna che la perda un po', ma magari l'ha già persa".

Su Fagioli ha aggiunto: "Fagioli innanzitutto è una scelta tecnica e ha quella qualità, quell'estro... Gli manca la scocca, lo scontro fisico, ma l'ho convocato per avere a disposizione più cose che ti facciano gestire la partita, il tentativo di trovare più cose per avere la palla noi".

Sull'Europeo in generale ha detto: "Mi batte il cuore forte a pensare a cosa ci sarà lì dentro perché non ci sono mai stato. Se Gigi dice una cosa più importante della mia perché io non sono geloso di nessuno. Mi basta vedere la gente felice perché poi quello conta. Ci renderebbe orgogliosi se faremo contenta la gente anche se non porteremo a casa la Coppa. Dobbiamo farlo toccare con mano questo fatto qui. Ci confrenteremo comunque con il meglio del calcio europeo in queste partite".



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