"Sogna, ragazzo sogna..." cantava Roberto Vecchioni nel lontano 1999. Erano i tempi di Zamparini, del Venezia in Serie A e delle magie di Recoba in Laguna. A distanza di 25 anni c'è sempre un Venezia pronto a sognare per provare a tornare in massima serie. La vittoria contro la Cremonese al 'Penzo' è una 'spallata' importante al campionato della squadra di Vanoli, capace di rimontare il vantaggio di Vazquez e trovare tre punti pensatissimi per mettere pressione al Parma e,soprattutto, al Como.
Non ha segnato Pohjanpalo, potrebbe essere una notizia, ma poco importa perché il finlandese è stato comunque determinante nell'assist per il gol di Gytkjaer. Poi ci ha pensato Bjarkason - entrato nella ripresa - a sfruttare il passaggio di Busio e superare Saro. Carattere, cuore e grinta per non perdere un'occasione importante e lanciare un avviso alle dirette rivali. Un sogno da coltivare, assieme al calore dei tifosi per "non lasciarlo solo contro questo mondo, non lasciarlo andare sogna fino in fondo, fallo pure tu.." e ora, in attesa delle altre gare, la Serie A è lì, a un passo.
Lecco, Cremonese e... i segnali del Venezia
67 punti, gli stessi del Como con una gara in meno (in campo contro la Sampdoria sabato), a meno tre dalla capolista Parma e con una Cremonese tagliata fuori dai discorsi di Serie A diretta. Il Venezia ha sparigliato le carte e ha lanciato un segnale fortissimo perché nelle ultime due gare sono arrivate due rimonte in fotocopia. Sotto di un gol a Lecco (gol di Buso), Vanoli ha trovato il modo di violare l'attenta difesa bluceleste. Meno di una settimana dopo la chiave è stata la stessa: il gol di Vazquez ha silenziato il 'Penzo', ma con l'ingresso di Bjarkason l'allenatore del Venezia ha ridato energia alla squadra.
Le reti di Gytkjaer e dell'islandese hanno fatto il resto per ridare voce e calore ai tifosi. Tre giornate alla fine del campionato di Serie B, tutto potrebbe ancora succedere perché gli equilibri sono sottolissimi e basta un passo falso per cambiare le carte in tavola. Il Venezia vuole essere protagonista nonostante il destino sia più nelle mani di Como e Parma: con i primi gli arancioneroverdi sono avanti negli scontri diretti e questo vuol dire che in caso di arrivo a pari punti sarebbero davanti. Discorso diverso con gli emiliani, perché lì si deciderebbe tutto nella differenza reti.
Corso sotto la Curva, gruppo e l'immagine di Vanoli
I segnali dal 'Penzo' sono importanti, specialmente nell'esultanza dopo la rete del 2-1 perché lì c'è la fotografia della forza del Venezia. Una partita carica di pressioni perché poteva interrompere sogni e speranze di rimonta, ma che invece si è trasformata in un possibile punto di svolta della stagione a tre giornate dal termine del campionato. L'immagine da sottolineare della serata è stata quella corsa di Vanoli al gol di Bjarkason: l'allenatore, assieme a tutto lo staff e la panchina, si è riversato in campo sotto la Curva per gioire assieme ai suoi ragazzi. Poi ha richiamato all'ordine tutti facendo capire alla squadra di usare la testa per mantere il risultato.
Al triplice fischio ha lanciato l'appello a Sky: "Non sentiamo la pressione. Siamo secondi, aspettiamo il Como e abbiamo un sogno. Fa piacere il percorso e tutto è frutto di quello che abbiamo fatto sul campo. I calciatori hanno capito che il lavoro fa ottenere grandi risultati, continuiamo così". Le rivali sono state avvisate, il Venezia c'è.
