Come si batte il Barcellona? I punti deboli di una squadra (non) invincibile

Ancora in corsa per il Triplete, il Barcellona di Hansi Flick sembra una squadra a tratti invincibile: ma quali sono i suoi punti deboli?
Iscritta tra le migliori quattro squadre d’Europa della stagione, quella blaugrana resta una delle poche in corsa su tre fronti, dopo aver già sollevato a gennaio la Supercoppa di Spagna.
Alla sua prima annata, Hansi Flick si è subito dimostrato all’altezza del contesto, trasmettendo idee ben accolte dalla rosa sulla quale ha confezionato un abito tattico in linea con le caratteristiche propositive dei calciatori allenati.
Il talento di Lamine Yamal, il fiuto del gol di Robert Lewandowski e la versatilità di Raphinha – probabilmente il most improved player dell’annata calcistica – si prendono la scena. Ma è il sistema di gioco nel suo complesso che ha esaltato l’ambiente blaugrana, riportandolo in semifinale di Champions League sei anni dopo l’ultima volta.
Risulta davvero complesso scovare delle ombre a una squadra che ha collezionato 7 sconfitte in stagione, ma 6 delle quali spalmate sull’anno solare 2024. Tuttavia, si possono individuare alcuni punti deboli che gli avversari dovrebbero tenere in considerazione nello studio della strategia atta a sconfiggere il Barcellona.
Una difesa perforabile e la “Ped(r)ipendenza”
Prima di tutto ci si potrebbe concentrare sul modo più adeguato per trafiggere una retroguardia tutt’altro che imperforabile. Basti pensare che nella fase campionato della Champions League nessuna delle prime sedici classificate ha incassato tante reti (13) quanto il Barcellona. Un difetto anche spiegabile con la mancanza di una gerarchia fissa che promuova due centrali come indiscutibili titolari. In quel ruolo, infatti, si alternano Pau Cubarsí, Iñigo Martínez, Eric García e Ronald Araujo, ciascuno dei quali presenta lacune sia sul posizionamento nella palle inattive, sia nello sprint verso la propria porta in fase di transizione negativa.
Quasi tutte le partite di cartello stagionali dimostrano che la squadra catalana abbia puntato sul segnare un gol in più, invece che subirne una in meno. Da qui, risultati spesso gonfi di gol: 4-1 col Bayern, 2-3 col Dortmund, sconfitta 1-2 con l’Atletico, 2-5 col Real, 4-5 col Benfica, 2-2 con l’Atalanta, 1-4 col Siviglia, 4-4 con l’Atletico, 2-4 ancora con l’Atletico e sconfitta 3-1 col Dortmund.
Oltre a ciò, si evince una sorta di dipendenza dalle prestazioni di alcuni singoli, tolti i quali la squadra fatica a “funzionare” al massimo. Su tutti Pedri González che, dopo annate segnate dagli infortuni, è finalmente diventato fulcro indispensabile del club. Magari non così incisivo in fase realizzativa, il canario risulta fenomenale nell’amministrazione del possesso e del ritmo gara. Le rare volte in cui non è partito titolare il Barça ha sofferto: si pensi al ritorno dei quarti di Champions perso col BVB (prima sconfitta del 2025). Limitarne la libertà potrebbe rivelarsi chiave per le rivali.

L’analisi dei punti deboli: come battere il Barcellona in semifinale di Champions League?
Seppur riduttivo limitare il tutto alla giovane età, un altro elemento da evidenziare come punto di debolezza è il basso numero di partite di alto livello disputate in carriera da alcuni componenti della rosa. Difatti, se da una parte è vero che diversi ragazzi del calibro di Yamal, Pedri, Cubarsí, Fermín López e Balde siano nel giro della nazionale spagnola già da teenager, dall’altra bisogna sottolineare come sia questa la prima edizione di Champions League nella quale hanno raccolto un minutaggio consistente.
E soprattutto, che il Barcellona mancava in semifinale dal 2019, motivo per il quale nessuno di loro ne ha mai disputata una. A proposito di semifinali, si segnala che la doppia sfida che deciderà l’accesso alla finale di Monaco di Baviera si incastra in un periodo parecchio intenso del calendario blaugrana. La gara d’andata si giocherà il 29/30 aprile, tre o quattro giorni dopo la finale di Copa del Rey col Real Madrid; quella di ritorno il 6/7 maggio, quattro o cinque giorni prima di un altro Clásico che potrebbe indirizzare definitivamente la vittoria de LaLiga. Insomma, il Barcellona sembra invincibile ma in realtà presenta dei precisi punti deboli da sfruttare.