La prima storica partita di campionato della Juventus U23 decisa… da un giocatore del Toro. Di fronte a personaggi di spicco come il ds bianconero Fabio Paratici e il commissario FIGC Alessandro Costacurta presenti al 'Moccagatta', per di più. Strano il destino di Manuel De Luca, attaccante classe ’98 cresciuto nel vivaio granata e ora in prestito all’Alessandria, ma con un destino legato a doppio filo a quello dei bianconeri.
Lui, madrelingua tedesco cresciuto a Vadena a quindici km da Bolzano da papà brindisino e mamma trentina, ai tempi del Sudtirol nel 2012, fu notato proprio dalla Juventus, che avrebbe voluto tesserarlo a tutti i costi. Sembrava fatta, poi la trattativa saltò sul più bello.
De Luca si accasò all’Inter in prestito, prima di far ritorno al Sudtirol e diventare pochi mesi più tardi l’acquisto più oneroso di Cairo per quanto riguarda il settore giovanile (circa 150mila Euro), proprio quando la Juventus si era rifatta sotto per accaparrarselo.
Nel gennaio 2018 riecco i bianconeri nel suo destino: all’81’ del derby di Tim Cup tra Torino e Juve valido per i quarti di finale della competizione, Sinisa Mihajlovic – che dicevano stravedesse per lui – decide di gettarlo nella mischia all’81’ al posto di Niang regalandogli l’esordio tra i pro col suo Toro.
Infine, oggi l’ultimo capitolo della saga riguardante De Luca e i bianconeri: gol del momentaneo 2-0 su rigore – in seguito all’1-0 di Sartore - e corsa a perdifiato ad abbracciare il suo allenatore, Gaetano D’Agostino, valorizzando ancor di più una prestazione celebrata da tutto il pubblico grigio con una standing ovation.
Una rete grazie alla quale ha reso vano il gol del 2-1 segnato a 5’ dalla fine da Zappa: il primo di sempre della Juventus U23 in campionato. In una serata che, oltre ad essere storica per i bianconeri nonostante la sconfitta, verrà ricordata anche per essere stata decisa, per qualche strano disegno del destino, da un giocatore granata.