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Napoli, Conte: “Lo Scudetto sarebbe un prodigio, ora mancano 4 passi”

Antonio Conte, allenatore del Napoli (imago) interna
Antonio Conte, allenatore del Napoli (imago)

Le parole di Antonio Conte dopo la vittoria contro il Torino che ha portato il Napoli da solo in testa alla classifica

Una domenica niente male – per usare un eufemismo – per il Napoli, che ha battuto il Torino e si è portato da solo al primo posto in classifica.

Gli azzurri hanno approfittato della sconfitta pomeridiana dell’Inter, vincendo 2-0 e riportandosi dopo diverse settimane in cima.

Grande entusiasmo anche per Antonio Conte, che a fine partita ha parlato ai microfoni di Dazn.

Di seguito le sue parole.

Napoli, le parole di Conte

Prima di tutto, l’allenatore ha dichiarato: Pomeriggio non ho guardato la partita dell’Inter, ho preferito vedere Fiorentina-Empoli. Già soffriamo da soli, meglio non farlo con le altre partite”.

Mancano 4 passi, ci siamo portati avanti ma ancora ne mancano. Sappiamo che andremo ad affrontare due squadre che lottano per la salvezza e in casa poi abbiamo Genoa e Cagliari, è tutto da giocare. Oggi ovviamente contava vincere e lo abbiamo fatto con grande determinazione. La squadra è conscia della propria forza, poi è inevitabile che in casa i tifosi spingano tanto. Quando lo stadio è così diventa più facile”.

E per concludere: Andando a vedere la rosa noi i gol dovevamo trovarli, perché non ci sono tanti giocatori da doppia cifra. Era inevitabile lavorare tanto cercando di sfruttare le nostre forze. Sicuramente abbiamo lavorato tanto e tutto questo è frutto del lavoro. Penso che la Champions ormai sia un fatto aritmetico per noi, e pensando da dove si partiva è sicuramente qualcosa di bello. Lo Scudetto sarebbe un prodigio”.

L'allenatore del Napoli, Antonio Conte
Napoli, Conte (IMAGO)

La conferenza stampa

In conferenza, Conte ha dichiarato: “Non è la prima volta che siamo in testa alla classifica. Non è una novità per noi, abbiamo già gestito questa situazione. Solo che adesso le partite sono molte meno e gli errori li pagherai in modo importante. Godiamocelo: a quattro giornate dalla fine siamo matematicamente in Champions League, per la società è un traguardo economico importante. Te la devi un minimo godere e capire che stai facendo qualcosa di bello, che stiamo trasferendo qualcosa di bello ai tifosi e che lo abbiamo fatto anche a noi stessi“.

Miracolo vicino? Mancano quattro passi, oggi dovevamo farne uno e non era semplice perché abbiamo avuto una vigilia un po’ strana. Non ho visto l’Inter perché già soffro per le mie, perché dovrei soffrire anche per le partite degli altri? Non so se i ragazzi l’hanno vista, so solo quello che io ho detto loro: <<Non è cambiato niente. Che avessero vinto, pareggiato o perso, il nostro compito è comunque vincere>>. Ora dobbiamo essere cauti perché questa situazione porta pressione, ma che sia una pressione positiva. Pensiamo a oggi e pensiamo da oggi alla prossima partita, perché diventa la nuova partita della vita”.