Le gambe che tremano, adrenalina a palla e... 'Vai Pippo, entri tu'. Gli occhi si riempiono di emozione, stenta a crederci: 'ma davvero entro io?', chissà quante volte lo avrà ripetuto dentro di sé. Una bella storia, il suo nome è Filippo Costa. Anzi, 'his name is Filippo'. Tanto, ormai, l'inglese lo ha imparato bene. Ventuno anni il prossimo maggio, terzino sinistro, da Noventa Vicentina al Bournemouth fino a gennaio. Poi, rientra al Chievo Verona. E corona il sogno di una vita: debuttare in Serie A, a San Siro contro l'amata Inter, la squadra per la quale tifa fin da bambino. Il suo sogno sì, ma anche quello del nonno, che lo avrà incitato da lassù.
"E' da quando faccio la quinta elementare che gioco con il Chievo, tranne quella parentesi lì...". Quella parentesi che è durata pochi mesi, al Bournemouth. Un periodo difficile, poco spazio, la lontananza da casa. E poi quei pomeriggi, "lì si fa buio presto e io vivevo a casa da solo" (rivela a Chievo Tv). Ma Filippo non si abbatte, la tristezza è ormai alle spalle, la prende col sorriso: "Almeno ho imparato l'inglese". E, chissà, che un domani non gli possa servire.
Maglia numero 36 e sguardo da bravo ragazzo. Maran apprezza e non ci pensa due volte a buttarlo nella mischia a San Siro. 'Mica male 'sto ragazzino', lo avranno pensato in tanti lo scorso mercoledì. Dinamismo e velocità, Costa manda in 'tilt' la difesa nerazzurra. Corre, attacca, rientra e sfiora un assist vincente: all'esordio in Serie A e nella 'Scala del calcio', sarebbe stato davvero epic. Una scarica di adrenalina pura, gli occhi emozionati e una dedica speciale: "Alla mia famiglia che ha fatto tanti sacrifici per me".
Domenica altri dieci minuti, giusto in tempo per festeggiare la vittoria contro il Torino. Una settimana speciale, da ricordare. Perché i sogni a volte si avverano, all'improvviso. Basta farsi trovare pronti. Come lui, his name is Pippo Costa...