È cominciato il primo turno della Copa del Rey 2024/2025. E a scendere in campo, come ogni anno, ci sono subito le squadre di Liga, eccezion fatta per Barcellona, Real Madrid, Athletic Bilbao e Maiorca, impegnate in Supercoppa e dunque escluse dalla prima fase.
Come da regolamento del sorteggio, i club di prima divisione giocheranno contro le società dilettantistiche che hanno superato i precedenti turni preliminari, in gara secca e in trasferta. Un modo per regalare a piccole realtà locali una serata da sogno, oltre a tutti i benefici economici che una gara del genere può portare.
Copa del Rey, Davide contro Golia: le migliori sfide del primo turno
Una cittadina di 519 abitanti dell'Aragona, entrata nelle mappe del calcio spagnolo. È la favola dell'Ontiñena, prossimo avversario del Las Palmas. Il loro sogno ha i tratti di un Odissea. Nella gara decisiva per l'accesso al primo turno hanno giocato sul campo del Baztàn. Una trasferta in pullman di ben 4 ore, qualcosa di non banale per una squadra che gioca nel campionato regionale dell'Aragòn.
Appena arrivati al campo, si scatena una bufera che mette in dubbio lo stesso calcio d'inizio della partita. Si gioca lo stesso e gli ospiti, nonostante l'inferiorità numerica dal 50', resistono fino ai calci di rigore, dove riescono nell'impresa. Al triplice fischio diversi giocatori scoppiano in lacrime di gioia e commozione. Molti di loro la mattina dopo si dovranno svegliare presto per lavorare. Ma ora, in quel momento, c'è da far festa. Con loro, in trasferta, ci sono più di 200 tifosi, quasi la metà della popolazione del paese. E a celebrare la storia. Ontiñena sarà la città con meno abitanti di sempre a giocare un primo turno di Copa del Rey.
Era forse la squadra più attesa del sorteggio. L'Atletico Madrid del Cholo Simeone se la vedrà con l'Uniò Esportiva Vic. Una sfida da sogno per il club catalano, che gioca nella Lliga Elite, massimo campionato regionale della Catalogna. Una gara che avrà anche forti tinte extracalcistiche. Vic, città a 60km da Barcellona, è infatti un pilastro del movimento indipententista della Catalogna. Nelle ultime elezioni regionali del 2021 i partiti a sostegno dell'Indipendenza qui hanno raccolto il 77% dei voti. Anche per questo, la sfida a una delle due big della capitale sarà un appuntamento storico.
Sul campo, l'identità catalana non è di certo nascosta. Il club ricorda molto, come colori, magliette e logo, il Girona. Per tutti, dirigenza, giocatori, allenatore, sarà il match più importante della loro vita. E l'attesa è incontenibile. Al momento del sorteggio che li ha estratti contro i Colchoneros, i giocatori del Vic si sono lasciati andare a un'incontenibile esultanza, quasi come se avessero segnato un gol.
Anche ad Abegondo si fa festa. Siamo nella comunità autonoma della Galizia, vicino al Portogallo e all'Oceano. La partita del turno preliminare tra San Tirso e Selaya è finita (ai rigori) tre ore dopo il calcio d'inizio. Si era deciso di cominciare alle 17:30, per evitare il buio: l'impianto locale non è abbastanza illuminato. È finita con la luce dei bengala e 1000 persone che esultavano tra gli spalti e il prato circostante.
Il club, che milita nella sesta categoria del futbol galiciano, ha sede in un paesino di 5000 anime lontano qualche chilometro da La Coruna. Tutti (o quasi) tifano Depor: è la sede del loro centro sportivo, agli allenamenti i tifosi vengono a salutare la squadra nonostante la distanza dal centro. La strada è in continua ascesa, ci sono solo boschi e anche i tassisti si perdono. Dopo 84 anni di storia, anche il San Tirso entra nella mappa del calcio spagnolo: sfiderà l'Espanyol, che si prepara a salire a "O Monte".