Immaginate di giocare un torneo di calcetto. Di quelli che si svolgono d'estate, al campetto dietro casa. Scendete in campo, raccogliete tre soli punti nella fase a gironi e passate il turno. Agli ottavi vincete ai rigori e ai quarti trovate l'unica vittoria nei tempi regolamentari. Solo un caso? L'interrogativo lo poniamo a Sébastien Desabre, che sta trascinando la Repubblica Democratica del Congo alla conquista della Coppa D'Africa nonostante abbia raccolto una sola vittoria nei 90', ai quarti contro la Guinea.
Coppa d'Africa 2024: la Repubblica Democratica del Congo
Un mix di storia e soddisfazioni. Già, perché la Repubblica Democratica del Congo ha preso parte a 19 edizioni della Coppa D'Africa (per capirci, le stesse dell'Algeria) vincendone due. L'ultimo trionfo - che coincide con l'unica partecipazione a un Mondiale - risale al 1974, quando a prendere parte al torneo fu lo Zaire. Aspetta. In che senso?
Lo Zaire, o Repubblica dello Zaire, è solo il nome dell'attuale Repubblica Democratica del Congo. Tale denominazione durò dal 1971 al maggio del 1997, data che coincise con il termine del mandato di Mobutu Sese Seko. C'è tradizione. C'è cultura. E perchè no, una spiccata propensione al miglioramento.
La nazionale di Desabre non era di certo la favorita ai nastri di partenza. Ma nonostante ciò, eccola giocarsi la Coppa. Dopo i tre pareggi nella fase a gironi contro Zambia, Marocco e Tanzania, agli ottavi supera ai rigori l'Egitto dell'infortunato Salah. Quindi la semifinale, portata a casa sul 3-1 contro la Guinea grazie ai centri di Mbemba, Masuaku e Yoane Wissa.
Wissa, Bakambu e non solo: ecco "i leopardi"
A trascinare i "leopardi" c'è il già citato Wissa, ala sinistra del Brentford. In difesa capitan Mbemba, leader della Repubblica Democratica del Congo e del suo Marsiglia. Quindi Masuaku, Meschack Elia, Bakambu e Silas (o Wamangituka? LEGGI LA STORIA DEL SUO COGNOME). Tra i pali c'è Lionel Mpasi-Nzau, il portiere del Rodez (Ligue 2). Sulla mediana, invece, Samuel Moutoussamy del Nantes e Charles Pickel della Cremonese. In panchina Sébastien Desabre: l'attuale commissario tecnico danese che in carriera ha guidato anche l'Uganda.
"Mai per caso nulla accade" cantano Guè e Marracash. Arrivata a questo punto, la Repubblica Democratica del Congo ha il dovere di crederci. Deve farlo per i 95 milioni di congolesi. Deve farlo per regalare una gioia al suo paese, che percosso quotidianamente da guerre e sfollamenti forzati, ora può credere in un successo (seppur sportivo) che manca da 50 anni.