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Data: 01/07/2022 -

City Football Group: il progetto "per dominare il mondo" che ora sbarca a Palermo

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La storia della 'City Football Group', il suo progetto negli anni e nel mondo e come potrebbe essere attuato a Palermo
La storia della 'City Football Group', il suo progetto negli anni e nel mondo e come potrebbe essere attuato a Palermo

La City Football Group, holding che gestisce il Manchester City, finalizzerà in questa ore l'acquisto del Palermo. Dopo il completamente della due diligence, avvenuto nei mesi scorsi, questi sono i giorni delle firme e dell'ufficialità, cui seguirà la presentazione alle istituzioni della città (leggi qui i dettagli). I rosanero sono dunque prossimi a fare ufficialmente il loro ingresso nella famiglia della 'multinazionale calcistica' dello sceicco Mansur. Ma cosa si devono aspettare i tifosi del Palermo? Campagne acquisti faraoniche? Non proprio. Almeno così sembra. Abbiamo infatti studiato i casi delle nove squadre della City Football Group, e i loro cambiamenti a livello sportivo e di gestione di calciomercato dopo la loro acquisizione. 

Cos'è City Football Group: la storia e il progetto

Partiamo dalle basi. Il progetto City Football Group nasce nel 2013. Il 'Guardian', qualche anno fa, lo definì 'il piano del City per dominare il mondo'. La volontà è da sempre stata quella di radicarsi in tutti gli angoli del pianeta: dagli Stati Uniti all'Australia, dal Sudamerica alla Cina. Porre le proprie radici in tutti i continenti, far estendere il brand e esportare nel mondo il proprio modo di lavorare dentro e fuori dal campo. In sostanza, chi entra sotto la gestione della 'City Football Group' non diventa un 'nuovo Manchester City': i club usufruiscono dei metodi lavorativi dei dirigenti del gruppo, nuove filosofie di lavoro in campo e fuori, dallo sviluppo dei giovani (comprese anche le ragazze del femminile) fino alle infrastrutture. In cambio, la CFG può lavorare a stretto contatto con tutti i territori: in parole povere, è un modo per approfondire la ricerca dei giovani talenti. E in campo quindi come sono cambiate le cose per i club entrati a far parte della City Football Group?

 

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New York City (USA) e Melbourne City (Australia)

Parlare degli sviluppi del Manchester City ci sembra inutile. Sia perché i suoi progressi dal 2008 sono noti a tutti, sia perché, come già detto, la squadra di Manchester resta la punta di diamante della holding, e in quanto tale un caso a parte. Discorso diverso invece quello del New York City, fondato nel 2013 proprio grazie all'avvento della City Football Group. Colore sociale: azzurro; logo simile a quello del Manchester e quel brand 'City' che ha così iniziato a espandersi anche in USA. Con gli arrivi di David VillaFrank Lampard e Andrea Pirlo, poi, il club ci ha messo poco ad acquisire fama e proprio la scorsa stagione è arrivata la prima storica vittoria in MLS (curiosità: oggi nel New York City gioca Maxi Moralez, ex Atalanta). Secondo caso: Melbourne City. Nel 2014, la CFG acquistò il club, ne cambiò il nome (prima si chiamava Melbourne Heart) e i colori (dal bianco e rosso si è passati al classico azzurro): nel 2020-2021, il Melbourne City ha vinto il suo primo campionato nella storia mentre nell'ultima stagione ha concluso secondo alle spalle del Western United. In rosa, peraltro, è presente anche un italiano ex Serie A: Manuel Pucciarelli. 

  

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L'ex Atalanta Maxi Moralez con la maglia del New York City

 

Yokohama Marinos (Giappone)

Il quarto club entrato a far parte della City Football Group è lo Yokohama Marinos, una delle squadre più blasonate di Giappone, detentrice di una storia pluridecennale già prima dell'avvento della CFG. Nel caso dello Yokohama Marinos, non c'è stato né cambio di colori sociali, né cambio nome. Il club è entrato a far parte della 'City Family' senza ritoccare la propria storia e le proprie tradizioni. E a livello sportivo, la squadra ha alternato risultati ottimi (come la vittoria del campionato nel 2019) ad altri sottotono. 

Montevidéo City Torque (Uruguay)

Nel 2017, poi, la City Football Group ha acquistato altri due club: il primo in Sudamerica, il Montevideo City Torque. Il club uruguaiano ha cambiato, come nel caso di New York e Melbourne, il nome (prima si chiamava 'Club Atletico Torque', fondato nel 2007) ma non i colori sociali (era già presente l'azzurro). In Uruguay, la CFG ha fatto crescere il suo club con investimenti sulle strutture (è stato costruito un centro sportivo di livello) e sul campo, con promozione in prima divisione (seguita dalla retrocessione nell'anno successivo e la nuova promozione nell'anno seguente) e anche la partecipazione alla Copa Sudamericana. Dopo un sali-scendi nei primi anni, oggi il Montevidéo City è stabile in Primera Division: quest'anno occupa la terza posizione del gruppo A dell'Intermediate Round (la fase che segue l'Apertura e precede la Clausura). 

Girona (Spagna)

L'altro club comprato nel 2017 dalla City Football Group è il Girona (Spagna). Si è trattato del primo club europeo (dopo il City) entrato a far parte della famiglia della holding dello sceicco Mansur. Club storico, fondato nel 1930, il Girona non ha subito né cambio nome né cambio di colori sociali. La CFG, nel 2017, ha acquisito quote di maggioranza, mentre la restante (circa il 44%) è gestita dal fratello di Pep Guardiola, Pere. Nel 2017, il Girona debuttò il Liga (dopo aver raggiunto la promozione l'anno precedente), raggiunse la salvezza il primo anno ma non il secondo, che vide la retrocessione del club in Segunda. Nelle due stagioni successive, il Girona ha raggiunto i playoff per risalire in Liga, ma è stato eliminato in entrambe le occasioni in semifinale. Quest'anno ha raggiunto una nuova promozione in LIga, battendo il Tenerife nella finale playoff. Nel caso del Girona, c'è da aggiungere un dato interessante: il Manchester City ha girato in prestito al club spagnolo tre giovani talenti come Dario Sarmiento (ala destra argentina classe 2003), Nahuel Bustos (punta argentina classe 1998) e Pablo Moreno (punta spagnola classe 2002). Giovani che il City ha voluto cedere in prestito per farli crescere concedergli minuti per acquisire esperienza.

Sichuan Jiuniu (Cina) e Mumbai City (India)

Nel 2019 la City Football Group entra in Cina e rileva il 28% delle quote del Sichuan Jiuniu, club rifondato nel 2006 dopo lo scioglimento del club precedente (il Sichuan Guancheng). Nome mantenuto, colori sociali mantenuti. I giocatori presenti in rosa sono tutti di nazionalità cinese, ma l'allenatore, Sergio Lobera, è uno degli esportatori calcistici delle idee e della filosofia della CFG. Lobera, oltre ad aver fatto parte dello staff di Tito Vilanova al Barcellona, prima del Sichuan, era già stato l'allenatore del Mumbai City, club indiano anch'esso entrato a far parte della 'famiglia City' nel 2019. Se il Sichuan Jiuniu oggi è ancora in seconda divisione cinese, il Mumbai City nel 2021 ha vinto il campionato indiano. 

Lommel (Belgio) e Troyes (Francia)

Nel 2020, infine, gli ultimi due 'innesti': la City Football Group ha acquisito le quote di Lommel (Belgio) e Troyes (Francia). La squadra belga continua a lottare per la promozione in Jupiler League e può beneficiare dei prestiti di alcuni giovani dell'U23 del Manchester City (sono cinque, in tutto, i giocatori provenienti dai Citizens) e del portiere uruguaiano Christopher Piermarìn, proveniente, pensate un po', dalla Montevidéo City. Il Troyes, invece, nel 2021 ha ottenuto la promozione in Ligue 1 ed è la seconda squadra più prestigiosa della CFG in Europa: non è un caso che il City abbia girato in prestito al Troyes tre giocatori giovani della prima squadra di Guardiola: il difensore centrale Palmer-Brown  (classe '97), Issa Kaboré (esterno classe 2001) e il trequartista Luka Ilic (classe 98). Il Troyes, inoltre, l'estate scorsa ha sborsato cinque milioni per il promettente brasiliano Metinho, giovane classe 2003 arrivato dalla Fluminense, dove dominava insieme a un certo Kayky, quest'ultimo già nel settore giovanile del City. Nella stagione 2021-2022 il Troyes ha ottenuto la salvezza, chiudendo 15esimo a più 7 sulla retrocessione.

 

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Nel Troyes è presente anche l'ex Milan, Adil Rami

Conclusioni

Sviluppi dei settori giovanili, investimenti sui giovani talenti, giro di prestiti di giovani ragazzi a cui dar minutaggio ed esperienze: questo è quanto la City Football Group ha fatto negli anni in tutti i club in cui ha messo mano. C'è da immaginare che, per la tradizione del club rosanero, del Palermo non dovrebbero essere cambiati nome né colori sociali: difficile, quindi, immaginarsi un 'Palermo City'. Più probabile sarebbe invece l'approdo al 'Barbera' di giovani talenti dall'Inghilterra per far crescere la squadra e contribuire alla sua risalita sportiva, o anche di allenatori importatori di nuove filosofie di gioco. Una cosa è certa: il piano della CFG è quello di mettere le proprie radici un po' ovunque. Facile immaginarsi che siano interessati a un Paese come il nostro. Palermo sarà la fortunata prescelta per permettere alla City Football Group di estendere ancora di più, nel calcio, la sua 'rete'



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