Questa volta di cartellini gialli Gennaro Borrelli ne ha preso solo uno. Ma ne è valsa la pena. Suo il colpo di testa che ha sconfitto il Bari al 93', sua la maglia tolta d'istinto per festeggiare un gol da tre punti che porta il Frosinone di Fabio Grosso in vetta al campionato di Serie B insieme al Genoa. E chissà, se dopo aver visto infilarsi la sua zuccata alle spalle di Caprile, l'attaccante classe 2000 ha pensato all'ultima volta che aveva incrociato il Bari. 12 febbraio 2022, maglia del Monopoli nel derby del Veneziani: ingresso in campo al 65', uscita al 76' causa doppia ammonizione per due interventi su Gigliotti e Scavone. Poco più di otto mesi dopo, ecco il riscatto: ingresso in campo al 75' e gol al 93', saltando più in alto di tutti e issandosi al primo posto.
Il 2022 l'anno del riscatto: la favola di Borrelli con i consigli di papà Pasquale
Subentrante e decisivo. Come otto giorni prima a Venezia. Borrelli sta confermando sul campo quelle qualità tecniche e umane che Guido Angelozzi, uno che di giovani talenti se ne intende da una vita, aveva intravisto studiandolo sui campi di C: i numeri erano dalla parte di questo ragazzo alto quasi due metri, nato a Campobasso ma napoletano doc. Figlio d'arte con passione per il calcio ereditata da papà Gennaro, ex difensore e oggi allenatore in Serie D con Portici e Gladiator, e tanta voglia di recuperare il terreno perduto per la frattura del metatarso destro rimediata all'inizio della scorsa stagione a Monopoli. Risultato? Esordio in biancoverde nel 2022, sufficiente per segnare nove reti in 21 partite. Una di queste fu la più veloce del campionato: sei secondi per far male al Catanzaro in un sabato che risultò determinante per la vittoria del campionato da parte del Bari. Giallorossi sconfitti, biancorossi vittoriosi sulla Virtus Francavilla e +7 sulla seconda piazza. Questa volta Borrelli non evocherà invece dolci ricordi nel capoluogo pugliese.
Frosinone imbattibile in casa: cinque vittorie su cinque
E la media gol di Borrelli in questo avvio di stagione non è banale: sono due in 50 minuti, uno ogni 25'. Dovrà confermarsi su un parziale più corposo ma tanto basta per sorridere. Come al Frosinone, primo e imbattibile in casa: con l'1-0 al Bari sono cinque su cinque le vittorie conquistate allo Stirpe in questo campionato dalla formazione di Fabio Grosso (che a fine gara ha applaudito i suoi ex tifosi). Tutte senza incassare gol, un unicum sin qui nel calcio italiano dalla A alla C. L'allenatore campione del mondo nel 2006 vola basso ma non nasconde l'ambizione: "Noi ce la vogliamo giocare con tutti, sappiamo che ci sono squadre super-attrezzate ma questo non significa che non andiamo in campo per vincere - dirà a fine partita - dobbiamo essere bravi a farci accompagnare dall’entusiasmo".
E il Bari protesta per il rosso a Bellomo
Dall'altra parte mastica amaro il Bari, che porta a tre le sconfitte stagionali tra campionato e Coppa Italia. Tutte arrivate in una settimana: 0-2 contro l'Ascoli, 1-0 a Parma e a Frosinone. Nelle ultime due uscite, però, la sfortuna è stata compagna di viaggio della squadra di Mignani, imbattuta nelle prime 10 partite ufficiali. Dopo le parate di Corvi a Parma, allo Stirpe ha fatto discutere in casa pugliese l'arbitraggio di Perenzoni. L'arbitro ha espulso Bellomo dopo 20 minuti, richiamato dal Var dopo aver sanzionato in un primo momento l'intervento del centrocampista del Bari a gamba alta su Lucioni con il giallo.
Decisione differente nel secondo tempo, quando Moro ha colpito con il piede la testa di Zuzek in area del Bari ed è stato ammonito. "Vediamo partite diverse dagli arbitri - commenta con amara ironia Mignani - ma ormai è andata così. Pensiamo a ripartire, già dalla sfida alla Ternana".