Sarà dunque Atalanta-Valencia, il primo ottavo di Champions League della storia dei nerazzurri. Imprese a confronto, perché se i ragazzi di Gasperini hanno battuto ogni record nel girone di ritorno, quelli di Celades non sono stati da meno andando a vincere in casa dell'Ajax nell'ultima giornata. A Bergamo, forse, qualche sospiro di sollievo l'avranno tirato, dopo che l'urna di Nyon ha eliminato i pericoli più temuti.
Ma occhio a questo Valencia, che solo ieri ha messo grande paura al Real: Benzema ha evitato il ko allo scadere, con tutti i blancos, Courtois compreso (e decisivo) in the box. Con una vittoria, Rodrigo e compagni sarebbero balzati a -1 dalla zona Champions. Impensabile, dopo un avvio di stagione da zona rossa. La panchina di Marcelino, artefice dell'ottimo quarto posto del 2018/19, era saltata già a settembre tra le polemiche alzate dagli stessi giocatori (vedi capitan Parejo).
Invece l'incognita Albert Celades si è rivelata vincente: tanta gavetta (e successi, con la Spagna U21), la scuola catalana di Cruijff e l'esempio Lopetegui. Ma ancora nessuna panchina da allenatore di Liga. Ora i risultati parlano per lui, la squadra è rigenerata e non dà punti di riferimento: da Parejo a Gomez (Maxi l'uruguaiano, sarà sfida nella sfida con il Papu), da Wass a Rodrigo, un po' come l'Atalanta i protagonisti sono sempre diversi. C'è anche un tocco di Italia, con l'ex viola fresco di debutto in Azzurro Cristiano Piccini (ma oggi infortunato).
E poi l'amarcord. Ottavi di Champions e nerazzurro dicono bene al Valencia: quel doppio pareggio con rissa contro l'Inter risale al 2006/07, ma chissà, qualche tifoso spagnolo starà rispolverando i video in vista dell'Atalanta.