Di giorno operaio, la sera calciatore: la nuova vita di Testardi
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Data: 21/05/2021 -

Di giorno operaio, la sera calciatore: la nuova vita di Testardi

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Qualche anno fa giocava nella Samp di Cassano e Pazzini che conquistò la qualificazione in Champions League. Oggi fa sognare il Canelli, in Eccellenza
Qualche anno fa giocava nella Samp di Cassano e Pazzini che conquistò la qualificazione in Champions League. Oggi fa sognare il Canelli, in Eccellenza

Lavagna luminosa accesa: esce Cassano, entra Testardi. Era il 2010 e quella sostituzione sembrava l'inizio di un sogno, perchè: "subentrai  al calciatore più forte che abbia mai visto". Passa un'altra settimana, Gigi Delneri guarda la panchina: "Emanuele, alzati, se Pazzini non ce la fa, entri tu". Da brividi. Era una Sampdoria fortissima. E in quella rosa c'era anche Emanuele Testardi, classe 1991, un giovane attaccante da 192 centimetri: "vivevo una favola, ma me ne rendo conto solo oggi", racconta Testardi a gianlucadimarzio.com.

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La sua è una storia di sogni e (soprattutto)  rimpianti, iniziata il 28 febbraio 2010, una data che Emanuele non dimenticherà mai: "il giorno del mio esordio in serie A, eravamo a Parma, al 'Tardini', Delneri mi fece entrare ad inizio ripresa, al posto di Mannini". Inizia l'avventura, aumenta il minutaggio, partita dopo partita, allenatore e società non hanno dubbi, Emanuele era un predestinato: "conquistammo una strepitosa qualificazione in Champions League". Non solo Cassano e Pazzini, in quella Samp c'erano anche anche Dessena, Guberti, Storari, Palombo, Zauri: "avevo appena compiuto 19 anni, mi tremavano le gambe a stare accanto a quei campioni", rivela ancora Testardi, "mi sentivo forte, invincibile, e forse ho pagato proprio questo...a caro prezzo"

MAROTTA, PARATICI, IL TRASFERIMENTO ALLA SAMP E L'INIZIO DEL SOGNO...

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La vita di Emanuele può essere d'esempio per tanti giovani, che si sentono 'arrivati' troppo presto. Il successo, le tappe bruciate, rapidamente: "a 5 anni giocavo nella squadra del mio quartiere, il Centocelle, a 14 anni passai al Pescara. A 17 l'esordio in C1, poi, subito, la chiamata della Sampdoria di Marotta e Paratici: "iniziai nella primavera, con Galderisi allenatore, poi Fabio Paratici mi volle in prima squadra. Sbottava, spesso:  "Emanuele devi credere in te, pretendo che tu faccia una grande carriera". E Paratici non è uno che sbaglia: "Fabio era impressionante, conosceva tutti i calciatori, di Italia e del mondo", prosegue Testardi: "con me usava il bastone e la carota. Mi martellava. A volte ci penso, credo di averlo deluso". Sliding doors, emozioni, ricordi: "la vittoria a Roma per due a uno (doppietta di Pazzini) fu incredibile, soprattutto per me che sono laziale, una doppia soddisfazione. Con la Juventus sfiorari un eurogol da 30 metri ma vincemmo comunque 1-0, quella volta subentrai a Cassano".

LA NAZIONALE CON INSIGNE GABBIADINI E LA TRATTATIVA CON L'INTER

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Una carriera lampo: "fin troppo, non ho saputo gestirmi",  ma la vita di Emanuele è ricca di colpi di scena. Talento puro, nessuno aveva dubbi: "ero nella nazionale under 20 di Gabbiadini, Insigne e Florenzi: "la differenza la fa la testa, più delle gambe, e io ero una testa calda, ho fatto troppe cretinate ed è giusto che ne abbia pagato le conseguenze". A fine stagione la notizia dell'interesse dell'Inter: "sembrava una pista concreta, poi non se ne fece più niente. E ancora oggi non so cosa sia successo".

NUOVA VITA, TRA LAVORO IN MAGAZZINO E CALCIO: "MA OGGI SONO PIU' SERENO, COMPRENDO IL VALORE DEI SOLDI"

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 La nuova vita di Emanuele Testardi è l'ennesima pagina di una storia rocambolesca: "la mattina sono dipendente di un'azienda di giardinaggio, la Brumar, il pomeriggio torno ad essere calciatore". Due persone in una:  "riesco a coniugare le due cose perchè l'azienda è del mio presidente, una persona davvero speciale". Il palcoscenico della serie A è ancora vivo nei suoi ricordi, ma: "vi faccio una confidenza, anche se non ci crederete, oggi sono più sereno, vivo meglio, perchè, quando lavori, comprendi il valore dei soldi, te li sudi. A volte devi sbatterci il muso per capire come funziona la vita". Ma la sua storia continua.

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Oggi gioca nell' Eccellenza toscana, ha segnato tre gol in due partite, col Canelli che insegue la promozione in serie D: "farò di tutto per raggiungere l'obiettivo. A casa ho le maglie di Cassano e Pazzini, il capitolo calcio non è chiuso, posso ancora dare qualcosa, la vita mi ha riservato tante sorprese, ne aspetto ancora altre...questa volta le affronterò con un'altra testa".

A cura di Fabrizio Caianiello

Tags: Sampdoria



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