Grinta e intelligenza, il Parma si gode il suo Leoni

Il classe 2006 ha annullato Vlahovic e si è reso protagonista di una prestazione importante al centro della difesa
Diciannove anni da compiere a fine dicembre e una grinta da vendere. Di chi parliamo? Giovanni Leoni, il classe 2006 del Parma, autore di una prova importante contro la Juve al Tardini.
‘Incoscienti giovani’ ha cantato Achille Lauro al Festival di Sanremo ma, parlando dell’ex Sampdoria, c’è tanta consapevolezza nei propri mezzi. Una tranquillità da veterano e la capacità di annullare Dusan Vlahovic.
Il Parma è riuscito a strapparlo alle tante concorrenti perché già in Serie B tanti club, anche esteri, gli avevano messo gli occhi addosso: Napoli, Inter ma anche il Torino. I gialloblù, però, hanno messo il carico e la possibilità di farlo crescere e giocare nel massimo campionato.
Una garanzia per lui che ha la voglia dentro di dimostrare le sue qualità e, soprattutto, la determinazione in campo. Grinta, forza fisica e intelligenza tattica chiudono il contorno di quello che sembra proprio essere un predestinato.
Una fame da… Leoni
Per capire la voglia e la determinazione di Leoni basta guardare in loop il primo tempo del Tardini tra Parma e Juventus. È partito a destra, come terzo centrale, ma dopo 10′ si è dovuto spostare al centro per l’infortunio di Vogliacco. Il classe 2006 non si è lasciato intimorire dal diretto avversario, un certo Vlahovic, perché non gli ha permesse di toccare un pallone.
Bravo nel non lasciargli lo spazio per pensare. Lo ha aggredito al primo stop facendolo sbagliare spesso e volentieri. Che fosse in grado di poter competere anche nel massimo campionato lo si era intuito: fisicità importante, alto 193 centimetri, e tanta personalità, la stessa che gli ha permesso di scendere in campo senza paura in un match infuocato come quello con i bianconeri.
Certo avere come allenatore un certo Chivu fa tutta la differenza di questo mondo, soprattutto quando può insegnarti i segreti del mestiere. Ma non è l’unico allenatore avuto di quel ruolo… ricordiamo Ottoni, Rossettini e Torrente nella sua esperienza al Padova. Dal 2023 a oggi, però, il mondo di Leoni è cambiato, e non poco.
Il percorso del classe 2006
Un viaggio da Roma a Padova. A soli cinque anni si è trasferito con la famiglia dalla Capitale e in Veneto ha trovato tutte le condizioni ideali per crescere con tranquillità. Una breve parentesi al Cittadella prima di vestire la maglia biancorossa, la stessa poi che lo ha visto esordire, giovanissimo, in Serie C contro l’AlbinoLeffe.
È stato il più giovane a esordire nel calcio professionistico nella stagione 2022/23 e da lì di strada ne ha fatta tantissima. Timido, un po’ introverso, ma soltanto fuori dal rettangolo di gioco perché poi in campo riesce a trasformarsi.
Un percorso a ostacoli, ne ha dovuti superare tanti, ma sempre con lo sguardo rivolto verso l’alto. Dalla C alla B con la maglia della Sampdoria, sei mesi per farsi notare per poi spiccare il volo verso la A con la chiamata del Parma.
Il suo idolo per eccellenza è Van Dijk e ama tantissimo la Premier League. Ma il presente è a tinte gialloblù e il suo futuro è senza dubbio più roseo che mai.