Tra le mani, una focaccia barese. Sul volto, il solito sorriso. Quello di chi ha regalato il pareggio alla sua squadra, di chi ha trovato finalmente la prima rete in Serie A. Ma anche, perché no, quello di chi si é portato a casa un prezioso +3 al fantacalcio: "Eppure, io non mi sono schierato...". A scherzare è Andrea Tabanelli, autore del definitivo 2-2 nell'anticipo della quindicesima giornata di Serie A.
Sono ormai le 15 passate e, nel post-partita, il "Taba" esce dagli spogliatoi con una focaccia in mano: un lusso meritato per il man of the match dei salentini, un pranzo doveroso dopo la gara delle 12.30. Poi, uno sguardo alla mixed zone riservata alla stampa e, tra una dichiarazione e l'altra, un paio di battute sul fantacalcio:
“Fà vedere quanto ho preso live - scherza Andrea -. Ma no! Quel cartellino giallo...”. È il rammarico di Tabanelli. Il fallo su Cassata, costatogli l'ammonizione appena un minuto dopo il pareggio giallorosso, va a macchiare - seppur pochissimo - una prestazione da incorniciare: 7 + 3 - 0,5. Liverani, ma anche i fantallenatori, saranno felici lo stesso.
VIZIO DEL GOL
Il primo gol di Andrea in Serie A non è affatto frutto del caso: arrivato a Lecce come trequartista nel gennaio 2018, Tabanelli è - con Mancosu, Dubickas e Riccardi - l’unico superstite della formazione che riuscì nel salto dalla C alla B. Poche apparizioni nei primi sei mesi, in Serie B Tabanelli si riscopre fondamentale per lo scacchiere di Liverani. 26 presenze e 8 reti nel 2018-2019, il numero 18 fa dell’imprevedibilità la sua arma principale: parte mezzala, si allarga sulla fascia, poi attacca centralmente come fosse un centravanti. Chissà che, pure quest’anno, Andrea non riesca a togliersi altre soddisfazioni in zona gol.
TABANELLI E IL FANTACALCIO, DUE RETTE PARALLELE
Un altro punto in classifica per il Lecce, +2,5 al fantacalcio per i fantallenatori di Tabanelli. Il quale, a dire il vero, al fantacalcio non ci gioca più. “Prima lo facevo sempre, poi ho capito che non era per me. Passavano le prime due-tre giornate e già cominciavo a scordarmi di mettere la formazione”.
Neppure il ritorno in Serie A e la possibilità di... auto-acquistarsi, allora, sono riuscite ad ingolosire Andrea: “Mi piaceva fare l’asta, quello sì. Era la parte più ignorante, mi divertivo un sacco”. Magari, il prossimo anno, cambierà idea. Dovesse riuscire a collezionare qualche altro bonus, la tentazione di tornare in pista, anche per il solo gusto di comprarsi da solo, si farà sempre più forte...