Il Südtirol conosce l'amaro della sconfitta nel 2023, il Bari il dolce di una vittoria in pieno recupero. Due lati della medaglia dello scontro diretto del Druso, vinto per 1-0 dai giocatori di Michele Mignani con la prima rete in carriera in Serie B di Gregorio Morachioli. Il classe 2000 prelevato dal Renate nelle ultime ore del calciomercato di gennaio ci mette classe e precisione nel destro che batte Poluzzi al 93', un minuto dopo l'espulsione di Pompetti per un fallo su Folorunsho, e indirizza verso la Puglia tre punti nello scontro diretto per il terzo posto della 32^ giornata di Serie B.
Per risalire alle radici del gol del Bari occorre però riavvolgere il nastro. Fino al minuto 68. Partita bloccata, nel secondo tempo più Südtirol che Bari, squadra di Mignani che fatica a salire. Così l'allenatore si gira verso la panchina e ne indica due: Damir e Gregorio. Damir è Ceter, attaccante funestato dalla sfortuna che non mette piede in campo dal 20 gennaio complici una serie di guai muscolari. E non solo: al rientro lo accompagna una mascherina protettiva al naso, verde fluo, che ricorda alla lunga Osimhen. Gregorio è Morachioli, che in quattro scampoli di gara dal suo arrivo in squadra a fine gennaio dal Renate ha dimostrato cambio di passo e qualità. Fuori ci vanno Walid Cheddira e Mirco Antenucci, 23 reti in due e miglior coppia gol del campionato per rendimento. Non due qualsiasi. E le scelte di Mignani pagano. 25 minuti dopo, Pucino affonda a destra e crossa, Ceter trasforma un pallone vagante in un assist di tacco e Morachioli al volo trasforma: destro liftato sull'angolo lontano, bacino al palo e Poluzzi battuto. Segnali da cogliere: Morachioli non segnava in campionato dal 10 gennaio 2021, in un Renate-Gubbio.
Sono gli attimi che condannano la squadra di Bisoli alla sconfitta dopo 12 risultati utili di fila e a salutare il gruppone della top-5 europea (completato da Burnley, Le Havre, Metz e St. Pauli) che nel 2023 non aveva ancora conosciuto la parola ko. "Abbiamo vinto una partita difficilissima ma interpretata nella maniera giusta" dirà Mignani al fischio finale. Sa bene l'allenatore che aprile è un mese in cui le sue squadre corrono tanto: 2.05 punti a partita, meglio solo a maggio con 2.33. Prima erano stati i suoi giocatori a far festa in campo, arrivando alla meta praticamente denudati dopo aver regalato maglie, pantaloncini e ogni tipo di gadget ai 623 tifosi presenti nel settore Ospiti. A 1000 chilometri da casa. A Pasquetta. "Portateci in A" cantavano a Di Cesare e compagni.
La promozione diretta, con il contestuale pareggio del Genoa sul campo del Como, ora è distante 4 punti a 6 giornate dalla fine. Lo stesso vantaggio che ha sul Südtirol il Bari formato trasferta: 31 punti fuori casa, meglio di tutti e con 9 vittorie, solo una in meno della squadra promossa con Antonio Conte 14 anni fa. Altro segnale. Che a Bari non evidenziano ma certo non ignorano. E commentano sui treni e i bus che riportano la tifoseria a casa, in una Pasquetta tanto dolce.
