Le notti magiche europee, Brian Clough e il sogno di tornare grandi: il Leeds ritrova la Premier League
Dopo due anni, il Leeds United torna in Championship. Protagonisti, curiosità e un tuffo nel passato.
C’era voglia di rivalsa dopo aver perso la finale play-off dello scorso anno contro il Southampton, e così è stato. Il Leeds nella prossima stagione giocherà in Premier League al termine (quasi) di un percorso straordinario: 94 punti in 44 giornate. Numeri incredibili, una promozione più che meritata insieme al Burnley che è stata l’altra dominatrice della Championship.
Ma torniamo a Elland Road, casa dei Whites, che nel corso della loro storia hanno visto giocare numerosi campioni. Basta citare una formazione per scaldare il cuore dei tifosi: Martyn, Harte, Dacourt, Viduka, Kewell, Bowyer, Smith, Mills, Matteo, Batty e Rio Ferdinand. Cantona, Brolin, Robbie Keane, e per tornare più indietro nel tempo Jack Charlton e Norman Hunter campioni del mondo con l’Inghilterra nel ’66.
A Leeds non si festeggia un titolo dal ’92, ma è uno dei club più importanti, prestigiosi e anche romantici d’Europa. Nel ’75 la finale di Coppa dei Campioni contro il Bayern Monaco, ma l’anno prima ci fu l’avvenimento che ancora oggi è ricordato. Brian Clough prese il posto di Don Revie, ma il suo arrivo fece storcere il naso a molti tifosi. Sotto la gestione Clough, però, i risultati non arrivarono. Da lì nacque il mito del “Maledetto United”, uno dei romanzi più letti di sempre. I calciatori accusarono Clough di proporre allenamenti poco intensi e di non schierare la migliore formazione possibile. L’ambiente non aiutava e di conseguenza venne esonerato. Al suo posto venne ingaggiato Jimmy Armfield, ex capitano dell’Inghilterra.
Col suo arrivo la squadra iniziò a ottenere risultati, e che risultati. Quella finale di Coppa dei Campioni del ’75 vide il Leeds United uscire sconfitto contro il Bayern Monaco al termine di una gara ricca di polemiche. Spicca anche una più recente semifinale giocata contro il Valencia nella Champions League 2000-01. Fu un percorso memorabile visto che nella fase a gironi il Leeds si classificò secondo alle spalle del Milan eliminando il Barcellona. Nella seconda fase a gironi l’impresa di qualificarsi ai quarti di finale insieme al Real Madrid. C’era da affrontare il super Depor: 3-0 a Elland Road all’andata e qualificazione centrata al Riazor nonostante la sconfitta per 2-0. Le semifinali contro il Valencia, una squadra meravigliosa allenata da Hector Cuper che poteva vantare profili del calibro di Cañizares, Aimar e Carew. Nel doppio confronto, il Leeds non poté nulla di fronte alla forza degli spagnoli che raggiunsero la finale contro il Bayern perdendo solamente ai rigori.
I protagonisti della scalata verso la Premier
Nella promozione del Leeds United in Premier League c’è spazio anche per Wilfred Gnonto, autore di 7 gol e 5 assist in 41 partite. Grande protagonista è sicuramente l’attaccante olandese Joel Piroe, autore di 19 gol, 4 dei quali realizzati solamente nell’ultima vittoria per 6-0 contro lo Stoke City. Ha fatto benissimo allo Swansea, tanto che nel 2023 il Leeds decise di investire circa 15 milioni di euro per assicurarselo. Non ha ancora esordito con la nazionale olandese, ma continuando così per Koeman sarà molto difficile ignorarlo.
Una pedina fondamentale è stata anche Daniel James. L’ex Manchester United è stato protagonista con 12 gol e 9 assist così come il suo collega di reparto Manor Solomon. Ricordate anche Ethan Ampadu? Un passato in Italia con Venezia e Spezia per poi prendersi il Leeds a suon di prestazioni. Il gallese è stato protagonista da capitano giocando con continuità. Il giocattolo creato e assemblato da Daniel Farke ha funzionato benissimo in ogni minimo dettaglio. Un allenatore che è alla sua seconda promozione in Premier League dopo quella ottenuta qualche anno fa alla guida del Norwich.
Da Radrizzani alla famiglia York: Leeds continua a sognare
Dopo la cessione della società da parte di Andrea Radrizzani, il club venne acquistato nel 2023 dal medico dell’Ohio John York e da sua moglie per un investimento di circa 170 milioni di sterline. Sin da subito, la proprietà ha messo mano al portafogli regalando all’allenatore rinforzi per ritornare al più presto in Premier League.
Detto fatto, perché il Leeds il prossimo anno tornerà a visitare i grandi stadi d’Inghilterra proprio come un tempo. Per rivivere quel meraviglioso passato ci vorrà tempo, ma la strada è quella giusta. “For the sake of Leeds United he would break himself in two”. Tradotto: “Per il bene del Leeds United sarebbe capace di spezzarsi in due”. Questa è solamente un piccola parte dell’inno che fa riferimento al leggendario Billy Bremner, icona dei Whites con quasi 600 presenze. Questa frase è presente nella memoria di ogni calciatore non solo per ricordarlo, ma anche per mettere in pratica tutta la voglia di ritornare grandi.
A cura di Gerardo Guariglia