Dalla guerra al sogno Champions: la storia di Muriqi
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Data: 05/09/2020 -

Dalla guerra al sogno Champions: la storia di Muriqi

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Per aspera ad astra, dalla guerra del Kosovo alla Champions League. Vedat Muriqi, sin da bambino, ne ha viste davvero di tutti i colori. E quando si tratta di scendere in campo, per uno come lui, non può che essere un immenso piacere. A prescindere dal risultato, a prescindere da tutto quello che c’è dietro. 

A 26 anni, ha segnato 15 gol in Super Lig turca, alla prima stagione con il Fenerbahce: quanto basta per finire sul taccuino di Igli Tare. La Lazio lo ha seguito per settimane, tra poco potrà goderselo. L'accordo tra il club biancoceleste e il Fenerbahce è stato raggiunto. 

DALLA GUERRA AL CALCIO

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Dal Kosovo all’Albania per scappare dalla guerra quando era bambino, Vedat è poi tornato a casa per inseguire il sogno di diventare calciatore. A 6 anni doveva pensare a nascondersi dai soldati serbi, gli stessi che avevano ucciso decine di persone nel suo quartiere. Poi il via libera per trasferirsi in Albania e trovare riparo con la sua famiglia, seguito da una netta svolta nell’estate del 2005: Muriqi torna in Kosovo, per giocare a pallone nel KF Liria. Da lí, l’inizio di un capitolo sorridente della sua vita.

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Dal Kosovo all’Italia, sia chiaro, il passo non è però così breve: dopo l’esperienza nel settore giovanile del Liria, Vedat si è trasferito di nuovo in Albania, esordendo con la maglia del Teuta. A 20 anni il passaggio in Turchia, per l’esattezza al Giresunspor, poi una scalata durata fino alla scorsa estate: la chiamata del Fenerbahce nel 2019 assomigliava a quel treno che, nella vita, potrebbe davvero passare una volta sola. E Muriqi ci è saltato a bordo. Qualche mese più tardi, anche i club più forti d’Europa si sono accorti di lui.

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LE CARATTERISTICHE

“A vederlo giocare, mi ricorda Lewandowski. È ancora presto per pensare di vederlo al Bayern, magari al posto di Robert, ma se dovesse continuare a crescere in questo modo...”. Mai dire mai. Paragone forzato? A primo impatto sembrerebbe di sì, eppure questo è quanto ha riferito Max Kruse ai microfoni di Sporx: compagno di squadra di Muriqi a Istanbul, ex di Werder, Wolfsburg e Gladbach, Kruse vanta 250 presenze in Bundesliga. Prima di scomodare il bomber polacco, ci avrà riflettuto al punto giusto.

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Curriculum vitae a parte, qualche somiglianza c’è. Pure Muriqi si presenta come il classico attaccante moderno, un po’ più alto del previsto (195 cm) e quindi meno veloce, bravissimo però a tenere palla. Forte nei colpi di testa, Vedat in campo è quasi sempre spalle alla porta: va incontro ai centrocampisti, gioca di sponda, smista il pallone sulle fasce e poi torna ad attaccare l’area di rigore. 

Al di là di Kruse, quest’anno, Muriqi ha condiviso lo spogliatoio con l’ex Bayern Luiz Gustavo e, soprattutto, con due vecchie conoscenze della Serie A: Caner Erkin, acquistato dall’Inter ma mai coinvolto nel progetto nerazzurro, e Miha Zajc, piacevole sorpresa del primo Empoli del 2018-2019. 

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Dopo aver provato a prendere Giroud a gennaio, la Lazio ha individuato un nuovo, potenziale, partner ideale per Immobile. Con un compagno come Vedat, Ciro sarebbe libero di attaccare la profondità e pungere le difese avversarie. Muriqi può continuare a sognare: dalla guerra del Kosovo... alla Champions League.

Tags: Lazio



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