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Data: 13/03/2022 -

Messi e Neymar ricoperti di fischi: l'accoglienza del 'Parco' per il PSG dopo Madrid

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Il pubblico parigino ha accolto con bordate di fischi Messi, Neymar e Pochettino dopo l'eliminazione in Champions League: al gol di O'Ney nessuna esultanza
Il pubblico parigino ha accolto con bordate di fischi Messi, Neymar e Pochettino dopo l'eliminazione in Champions League: al gol di O'Ney nessuna esultanza

Lo aveva preannunciato il Collectif Ultras Paris (il gruppo del tifo organizzato parigino): contro il Bordeaux ci sarebbe stata un'importante protesta contro società e squadra, in seguito all'ennesima eliminazione in Champions League. Così è stato, sin dai minuti che hanno preceduto l'ingresso in campo delle squadre.

 

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Al momento dell'entrata del PSG per il riscaldamento, il pubblico ha iniziato subito a fischiare. Quando poi lo speaker ha annunciato l'undici titolare scelto da Pochettino, si sono sentiti forti fischi soprattutto al momento dell'annuncio dei nomi di Neymar e Messi (non quando è stato annunciato Mbappé): tanto che il deejay del Parco dei principi ha alzato il volume della musica per coprire il rumore di uno stadio caldissimo. 

Bordate di fischi per Neymar e Messi

E a partita iniziata, ogni qualvolta Neymar toccava il pallone, si sono sentiti fortissimi fischi rivolti contro l'attaccante brasiliano. Lo stesso è stato per Lionel Messi e per Pochettino quando le telecamere lo inquadravano e la sua faccia figurava sui maxischermi dello stadio: sono loro tre i principali colpevoli del fallimento della squadra, secondo i tifosi. Mbappé, invece, è stato risparmiato: nonostante sembri sempre più certa la sua partenza in estate, il Parco dei principi ha scelto di applaudirlo.

 

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Alla mezz'ora di gioco, poi, la Virage Auteuil – fino ad allora vuota - ha iniziato a riempirsi per pochi minuti. Ed è aumentato il volume della protesta. Dai fischi, agli 'olè' derisori quelle poche volte in cui il Bordeaux faceva girare palla, fino agli striscioni polemici: “Mbappé a Parigi, Leonardo alla gogna”, “Direction Demission” ('Società, dimettetevi', la traduzione qualora servisse). Poi il tempo di qualche coro sparso: "Paris c'est nous!" ("Parigi siamo noi", ndr) e la curva si è risvuotata.

Nel secondo tempo il clima non è cambiato, anzi: addirittura, nel momento del gol del 2-0 di Neymar, il pubblico non ha quasi neanche esultato. È stata mantenuta la linea di forte protesta contro O' Ney, che anche dopo il gol è stato ricoperto di fischi. Una cosa che, a memoria, non ci ricordiamo di aver mai visto a certi livelli.
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E il campo cos'ha detto?

Per quel che riguarda il calcio giocato, il PSG ha dato un'impressione simile rispetto a ciò che spiegavano i tifosi della curva nel comunicato di ieri: una squadra slegata, un ammasso di stelle messe insieme in campo, senza una vera coesione. L'ambiente sugli spalti, poi, non ha certo aiutato la squadra di Pochettino, che ha comunque vinto meritatamente per 3-0 contro un pressoché inesistente Bordeaux, ultimo in classifica. Ma i fischi si sono sentiti, forti, anche al termine del match, nonostante la netta vittoria. Nel 3-0 di questo pomeriggio, decisivi sono stati i gol di Neymar, Paredes e di uno dei pochi a essere stato risparmiato dalla rabbia del pubblico parigino: Kylian Mbappé. L'ultimo principe del Parco, forse ancora per poco.

Tags: Ligue 1



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