Dopo la vittoria della Lazio per 3-1 sull'Ajax, Pedro ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Dalla partita agli obiettivi stagionali e il rapporto con Mister Baroni: il campione del mondo 2010 si è raccontato così.
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Pedro, una grande vittoria. E ora la Lazio è prima di Europa League, dopo sei giornate. Il traguardo qualificazione-primato entro fine gennaio è alla vostra portata. "Siamo primi, mancano due partite e vogliamo finire nel miglior modo possibile. Questa di Amsterdam è stata un'altra prestazione molto importante, in uno stadio complicato come la Johan Cruijff Arena contro un ottima squadra. Abbiamo sofferto un po', loro hanno creato buone occasioni ma alla fine abbiamo controllato bene la partita. Abbiamo fatto una bella partita e vinto: questa è la cosa più importante".
Pedro, sei come il buon vino. A 37 anni stai avendo forse la tua miglior stagione dei tempi d'oro del Barcellona. Qual'è il tuo segreto? (Pedro ride ndr) "Non ci sono segreti, solo tanto lavoro ogni giorno. Voglio solo aiutare la squadra, è questa la mia mentalità. Il mio obiettivo è quello di continuare a giocare tutte le partite possibili. Poi sopratutto in Europa è sempre emozionante giocare e per me far gol fuori confine ha un sapore speciale".
L'allenatore Marco Baroni sa quali tasti toccare per farlo rendere al massimo e Pedro ce lo ha confermato: "Ho un bel feeling con Mister Baroni che è un grande allenatore con una grande mentalità e umiltà. E per uno come lui tutti noi diamo il massimo ogni giorno in allenamento e in partita. Questa è la nostra mentalità e vorremmo continuare così".
Si parla di Scudetto? "No ancora no, è presto per dirlo. Pensiamo a gara dopo gara, non possiamo pensare adesso di vincere l'Europa League o la Serie A. Dall'altra parte però non possiamo lasciarlo 'scappare', deve stare lì. Sarà difficile anche per l'Inter batterci. Però possiamo sognare, dobbiamo farlo. È difficile, è vero, mancano ancora tante partite sia in campionato che in Europa. Se siamo così concentrati e giochiamo così bene, possiamo diventare una squadra ancora più forte".
A cura di Alessandro Schiavone