Dal Perù all'Argentina, immaginate un viaggio alla scoperta del Sudamerica e di questi due Paesi. Quante cose si potrebbero osservare, fare e assaggiare: il Machu Picchu, l'Obelisco di Buenos Aires, le cascate di Iguazù, gustarsi l'Asado con la salsa Chimichurri oppure il Tacu Tacu, ballare la Marinera o il Tango. Queste sono solo alcune delle peculiarità delle due zone. Un mix di cose che arricchiscono una terra piena di storia, di natura e di passione.
Proprio la passione che unisce anche i due protagonisti di questo meraviglioso 'ballo' playoff di Serie B tra Cagliari e Parma. Un match che racchiude storie e sfide, come quella che potrebbe essere tra Lapadula e Vazquez. Due modi diversi di giocare, ma entrambi condividono dentro quella garra e quel fuoco per raggiungere gli obiettivi. Re del gol l'attaccante rossoblù, più tecnico e aggraziato El Mudo: entrambi con la stessa voglia di riportare in Serie A Cagliari e Parma. Unipol Domus e Tardini hanno già i riflettori puntati sulla sfida in salsa sudamericana.
Lapadula, la certezza di Ranieri
Guerriero in campo e nella vita. Partire dal basso per arrivare in alto. Lapadula incarna perfettamente quel giocatore in grado di voler superare ogni ostacolo. Fallimenti, sconfitte, gol mancati: nella sua carriera ha vissuto molteplici situazioni dalle quali ha sempre saputo rialzarsi. Combattere a testa alta per raggiungere gli obiettivi. Da capocannoniere di B alla Serie A con Milan, Lecce e Benevento. Poi la storia cambia, il Cagliari chiama e c'è in lui quella voglia di ripartire, di vincere un'altra sfida.
In Sardegna ha trovato la sua oasi felice e con Ranieri in panchina ha ripreso il feeling con il gol, 16 (compresi i due nei playoff contro il Venezia) dall'arrivo di Sir Claudio sulla panchina rossoblù Da un Sir all'altro: 'William Walace' l'ha chiamato il fratello Davide, come il protagonista di Braveheart, El Tanque Inca l'ha soprannominato il cugino o ancora El Zorro, l'omaggio della Conmebol, ma per tutti è Lapagol. I rossoblù si aggrappano a lui e alla sua 'fame di vincere', ma c'è un'altra battaglia sulla strada del guerriero da dover superare per continuare a sognare.
Vazquez, il jolly di Pecchia
Dai gol di Ladapula a quelli decisivi e mai banali di Franco Vazquez per il Parma. Una carriera vissuta tra la Sicilia, sponda Palermo, e Siviglia prima di fare ritorno in Italia con la maglia gialloblù. Una sfida anche per lui, dopo la vittoria dell'Europa League contro l'Inter, quella di rituffarsi in Serie B (vinta coi rosanero nel 2013-14). Dopo i 14 gol segnati nella scorsa stagione sono arrivati gli 11 in questa che hanno contribuito al quarto posto finale degli emiliani. Movimenti e geometrie da fuoriclasse, un lusso per la Serie B. Impossibile farne a meno e per questo Pecchia l'ha sempre utilizzato.
La posizione in campo è spesso lui a determinarla: falso nove, trequartista, seconda punta non è importante perché quello che conta è trovarlo lì a 'ballare' il tango con il pallone tra i piedi. Carismatico e leader silenzioso, El Mudo è la luce di questo Parma. Accende la squadra con le sue giocate e ora vuole continuare a ballare per il sogno Serie A. Tra poche ore in campo ma l'Unipol Domus e il Tardini hanno già i riflettori puntati sulla sfida in salsa sudamericana.