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Data: 21/10/2023 -

Roma, Mourinho: "Ho parlato con El Shaarawy e Zalewski, mi fido di loro"

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Le parole di José Mourinho in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Monza
Le parole di José Mourinho in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Monza

Domenica 22 ottobre alle 12:30 la Roma di José Mourinho ospiterà il Monza di Palladino allo Stadio Olimpico. Alla vigilia della partita, l'allenatore portoghese ha presentato la partita in conferenza stampa.

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Mourinho ha inizialmente parlato del Monza, avversario di domani: "Il Monza arriva da un buon momento ma anche noi veniamo da tre vittorie di fila. Il Monza ha fatto un buon campionato lo scorso anno, ha preso dei giocatori bravi, sono un’ottima squadra e sarà una gara difficile". 

 Roma, la conferenza stampa di Mourinho

Poi Mourinho ha parlato delle condizioni degli infortunati, soffermandosi su Smalling: "Non sono la persona ideale per spiegare nel dettaglio cosa è successo a Smalling. Quello che io ho capito è che un infortunio che provoca dolore e dopo è difficile lavorare con dolore e resistere al dolore. Anche se è un tipo di infortunio con cui puoi andare in campo con il dolore. Questo infortunio è difficile perché si deve sopportare il dolore quando si lavora. Ieri ha lavorato per la prima volta con noi, abbiamo fatto un lavoro a bassissima intensità e lavoro tattico, non sarà a disposizione domani. Llorente è a disposizione perché ha fatto con noi tre giorni di lavoro, due di intensità. Renato Sanches e Pellegrini no. Ovviamente Kumbulla e Abraham ma sono molto felice di vederli in campo, hanno rimesso piede in campo. Quando vedo un giocatore in campo sono più ottimista. Dybala? Va in campo ma non con noi, con l'operatore". 

Poi, ha aggiunto: "Llorente è a disposizione, può giocare. Sarà a nostra disposizione domani. Renato Sanches continua a lavorare fuori dal lavoro di squadra. Mi auguro possa tornare in squadra la prossima settimana".   

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Mourinho poi non ha voluto commentare le dichiarazioni di Palladino dello scorso maggio, che definì scandaloso l'atteggiamento della panchina della Roma: "Non voglio abbassare il livello. Nono sono disponibile ad andare a questo livello di comunicazione. Palladino non lo conosco, ma conosco la sua squadra. Una squadra che ha fatto un ottimo campionato e che sta facendo bene, sicuramente ha un allenatore bravo". 

L'allenatore della Roma ha poi parlato del suo attacco e dell'assenza di Dybala: "La mia squadra tante volte non riceve quello che meriterebbe di ricevere. Abbiamo segnato dei gol bellissimi, se fosse stata un'altra squadra con un altro allenatore ci sarebbe stato il record dei reels, abbiamo fatto dei gol bellissimi, abbiamo migliorato la costruzione. Lukaku è un giocatore che cambia i numeri della squadra, è un giocatore che fa 20-25 gol. Belotti quest'anno ha fatto già 3 gol in campionato e l'anno scorso. È ovvio che stiamo facendo più gol. Domani chi con Lukaku? Non lo dico. Paulo dà tanto alla squadra, per la sua creatività e il suo posizionamento in campo, ma abbiamo un bel gruppo di giocatori a disposizione come El Shaarawy, Belotti e Azmoun. Siamo messi bene anche se c'è l'assenza importante di Paulo".   

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Mourinho ha poi parlato della questione scommesse e delle accuse di coinvolgimento ricevute da Zalewski ed El Shaarawy: "Ho parlato con i miei giocatori. Con Zalewski abbiamo anche riso un po' perché sono stato il primo a parlare con lui quando lui ancora non sapeva bene cosa fosse uscito. Poi ho parlato con i due qua, sono felice e tranquillo di averci parlato. Sono solo un po' triste perché in Portogallo hanno fatto una prima pagina 'Un giocatore di Mourinho ha scommesso', quando poi esce che non è vero la notizia ha sempre meno dimensione. Penso sia un danno per i giocatori. Loro hanno sufficiente rapporto con me per dirmi la verità, mi fido di loro, la società lo stesso. La Roma non è una società che fa spesso comunicati ufficiali e ora lo ha fatto e lo ha fatto perché siamo tutti insieme con i giocatori. Ora aspettiamo e ci fidiamo della giustizia e se qualcuno ha sbagliato si paga, di solito".  

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Poi, l'allenatore romanista ha parlato della crescita di Ndicka: "Negli ultimi 15 giorni non ha imparato nulla con noi perché era in nazionale. Ha giocato due partite da 90 minuti con la difesa a quattro, la sua è un'ottima nazionale e aver giocato con un modulo diverso non è un problema, è qualcosa di importante. Ndicka deve imparare qualcosa, ma anche altri come Mancini e Karsdorp a volte fanno errori di interpretazione e stanno con noi da due anni e mezzo. Ndicka a Cagliari ha fatto una partita super pulita ed equilibrata. Quando siamo tutti, non si può parlare di titolari e non titolari. Dietro ne abbiamo cinque, ma in questo momento dimentichiamo Kumbulla. Abbiamo tante partite Monza, Slavia, Inter, Lecce, Slavia, il derby... è difficile dire chi gioca e chi non gioca. Quando hai tutti a disposizione puoi fare un po' di turnover che è importante. Sono già in una situazione migliore di due settimane fa quando avevamo solo Mancini, Ndicka e Cristante adattato".  

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Infine, Mourinho ha concluso parlando di Guerrero, centrocampista spagnolo della Primavera giallorossa e arrivato a Roma in estate: "È presto per me. È arrivato qui da pochi mesi, si è allenato con noi ogni tanto. Ci sono altri che si allenano con noi ogni giorno e li conosco meglio come Pagano, Pisilli e Costa. Oggi ero lì ma sempre vado a vedere la Primavera, ho un'attenzione importante verso questi ragazzi. Se dimostrerà, sarà un piacere far giocare Guerrero con la Roma, ma in questo momento è presto per me". 



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