Italiano di nascita, ma il cognome denuncia subito origini straniere. Nicola Zalewski è nato a Tivoli alle porte di Roma da genitori polacchi, il padre si è trasferito infatti nella zona dei Monti Prenestini trenta anni fa. Classe 2002, un metro e settanta di altezza e di piede destro. Lo stesso con il quale oggi ha firmato il 2 a 0 conclusivo con il quale la Roma ha battuto il Bologna, il suo primo in giallorosso con la maglia della Primavera. Gara difficile, anche per il percorso fin qui complicato della squadra allenata da De Rossi. Solo tre punti nelle prime tre partite, con due sconfitte contro Torino e Fiorentina.
Un percorso lineare e graduale. Questo per l’attaccante giallorosso è infatti il nono anno alla Roma. Cresciuto a Poli, un piccolo paesino a meno di un’ora dalla capitale, ora vive nel convitto di Trigoria e frequenta il liceo scientifico a indirizzo sportivo. La Roma ha cercato di tenerlo al sicuro nel suo centro sportivo, ma le sue giocate sono apparse chiare a tutti fin da subito. Già protagonista lo scorso anno nel derby contro la Lazio vinto 7 a 2 con l’Under 16. Un gol, un assist e una giocata da funambolo per conquistarsi un rigore, con i quali si era imposto nella piccola stracittadina.
La voce però è volata fino in Polonia, merito di Boniek che lo ha segnalato alla federazione del paese che fin dall’Under15 ha iniziato a convocarlo. Impegnato anche nell’ultimo mondiale Under20 con la maglia della Polonia, dove ha collezionato una presenza. Avrà tempo ovviamente di decidere tra Italia e il paese di origine dei suoi genitori fino alla possibile chiamata della nazionale maggiore, ora invece è tempo di imporsi con la maglia giallorossa nel suo primo anno in Primavera. Intanto la Roma gli ha fatto firmare il primo contratto da professionista fino al 2022. “Dicono era il mio sogno fin da bambino”, le parole social dopo la firma. Un sogno partito da lontano. Dalla Polonia fino a Tivoli inseguendo il desiderio di giocare per la Roma.