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Addio a Papa Francesco: le sue frasi celebri sul calcio

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Papa Francesco

Papa Francesco ha sempre avuto uno stretto legame con il calcio: queste le sue frasi più celebri sullo sport.

Papa Francesco è sempre stato un appassionato di calcio. Per ricordarlo abbiamo scelto di non raccontare la sua vita, ma di raccontare l’amore che ci accomuna a lui attraverso queste frasi.

“La vita la si deve prendere da dove viene, è come il portiere nel calcio: prende il pallone da dove lo buttano. Non bisogna avere paura nella vita”.

“Cosa ha rappresentato Maradona per l’Argentina? Ho incontrato Diego in occasione di una partita per la Pace nel 2014: ricordo con piacere tutto quello che lui ha fatto per la Scholas Occurrentes, la Fondazione che si occupa dei bisognosi in tutto il mondo. In campo è stato un poeta, un grande campione che ha regalato gioia a milioni di persone, in Argentina come a Napoli. Era anche un uomo molto fragile”.

“Quando da Papa, alcuni anni fa, ricevetti Maradona in Vaticano – racconta il Pontefice – parlammo di tanti argomenti, tra cui la pace, e poi, prima che andasse via, gli feci anche la battuta ‘Allora quale è la mano incriminata?’ (quella de Dios ndr.)”. 

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Papa Francesco

Chi è il più forte di sempre per Papa Francesco

“Messi o Maradona? Il più grande di questi tre per me è stato Pelè. Una volta ci siamo trovati su un aereo quando ero a Buenos Aires e parlammo”. Bergoglio ricorda Pelè come “un uomo di una grandissima umanità. I tre sono grandi, ognuno con la sua specialità. Messi è bravo in questo momento, e anche Pelè lo era”. 

“Devo ammetterlo però, Maradona in campo era un grande poeta, riusciva a firmare dei gol destinati a rimanere nella storia, come la seconda rete di quella partita, ribattezzata non a caso ‘il gol del secolo’. Questa sua sicurezza con il pallone però nascondeva una grande fragilità nella vita di tutti i giorni: lo abbiamo visto anche negli ultimi anni della sua vita, con tutti i problemi che ha avuto e che hanno certamente addolorato tanto i tifosi argentini quanto quelli italiani , che lo conoscono e che tuttora lo amano per i trascorsi trionfali nel Napoli”. 

Le frasi sul calcio

“Vincere e perdere sono due verbi che sembrano opporsi tra loro: a tutti piace vincere e a nessuno piace perdere. La vittoria contiene un brivido che è persino difficile da descrivere, ma anche la sconfitta ha qualcosa di meraviglioso. Per chi è abituato a vincere, la tentazione di sentirsi invincibili è forte: la vittoria, a volte, può rendere arroganti e condurre a pensarsi arrivati. La sconfitta, invece, favorisce la meditazione: ci si chiede il perché della sconfitta, si fa un esame di coscienza, si analizza il lavoro fatto. Ecco perché, da certe sconfitte, nascono delle bellissime vittorie: perché, individuato lo sbaglio, si accende la sete del riscatto. Mi verrebbe da dire che chi vince non sa che cosa si perde. Non è solo un gioco di parole: chiedetelo ai poveri”.

“Spesso si sente anche dire che il calcio non è più un gioco. Purtroppo infatti assistiamo, anche nel calcio giovanile, in campo o a bordo campo, a fenomeni che macchiano la sua bellezza. Ad esempio, si vedono certi genitori che si trasformano in tifosi ultras, o in manager. Mi piace sottolineare che la Federazione si chiama Federazione Italiana Giuoco Calcio, dove è importante la parola ‘gioco’. A volte questa viene dimenticata, o magari sostituita, di nascosto, con altre meno coerenti, se non del tutto contrarie alle sue finalità. Invece il calcio è un gioco e tale deve rimanere”.