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Addio a Papa Francesco: il Pontefice aveva 88 anni

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Papa Francesco

Addio a Papa Francesco: il Pontefice si è spento all’età di 88 anni. Jorge Mario Bergoglio è stato il 266º vescovo di Roma.

Papa Francesco, nato in Argentina con il nome di Jorge Mario Bergoglio, si spento a Roma all’età di 88 anni.

A comunicarlo è lo Stato Pontificio che ha annunciato la morte del 266º vescovo di Roma.

Il Pontefice era stato eletto a marzo 2013 dopo le brusche dimissioni di Benedetto XVI, diventando così il primo Papa proveniente dal continente americano della storia.

Negli ultimi mesi le sue condizioni di salute erano peggiorate in maniera drastica, tanto che nell’ultimo periodo era stato più volte costretto al ricovero ospedaliero.

Addio a Papa Francesco

Il rapporto di Papa Francesco con i fedeli è stato sempre aperto e umile, come sottolineato dal “Buonasera” con cui ha iniziato il suo primo discorso pubblico.

Non a caso il Papa ha viaggiato moltissimo nel corso del suo pontificato, visitando 66 nazioni in giro del mondo in 47 viaggi apostolici per dimostrare la sua vicinanza ai fedeli.

Papa Francesco e il calcio

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Papa Francesco

Papa Francesco è stato quindi un Pontefice diverso da molti suoi predecessori, come sottolineato anche dalla sua grande passione per il calcio.

“Il calcio è il gioco più bello del mondo – ha detto nel corso di un evento organizzato dalla FIGC -, lo penso personalmente anche io. Ma troppo spesso assistiamo a fenomeni che macchiano la sua bellezza. Spesso si sente anche dire che il calcio non è più un gioco. Purtroppo infatti assistiamo, anche nel calcio giovanile, in campo o a bordo campo, a fenomeni che macchiano la sua bellezza. Ad esempio, si vedono certi genitori che si trasformano in tifosi ultras, o in manager. Mi piace sottolineare che la Federazione si chiama Federazione Italiana Giuoco Calcio, dove è importante la parola ‘gioco’. A volte questa viene dimenticata, o magari sostituita, di nascosto, con altre meno coerenti, se non del tutto contrarie alle sue finalità. Invece il calcio è un gioco e tale deve rimanere”.