Finisce 2-2 la sfida tra Lecce e Parma, andata in scena allo stadio Via del Mare e valevole per la quinta giornata di Serie A. Rimonta straordinaria dei gialloblù, che con due gol nei minuti di recupero annullano il doppio vantaggio costruito dai padroni di casa nel corso del match. Nel post partita, l'allenatore giallorosso Luca Gotti ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport.
Lecce-Parma, l'intervista post partita di Gotti
In apertura l'allenatore ha commentato l'occasione sprecata da Krstovic, a tu per tu col portiere sul 2-0: "Nei finali dei due tempi, perché non è solo il finale del secondo tempo, tanti giocatori, in tutte e due le squadre, erano tanto stanchi, hanno perso la lucidità e in campo ci sono state tante cose poco da Serie A. Due squadre che volevano andare a fare gol, tanti giocatori attratti dal voler andare a fare gol, pochi equilibri, quindi anche questo episodio va all'interno di un contenitore di questo tipo".
"Il campo da calcio, soprattutto in una partita come quella di stasera, a grande intensità, dove sono successe tante cose, fa affiorare spigoli, momenti di mancanza di lucidità. Da Guilbert sinceramente non me l'aspettavo, poi l'ho visto adesso e mi hanno fatto vedere tutta l'azione prolungata, con il bisticcio che va avanti e quindi poi lui fa questa stupidaggine. Ramadani esce proprio per questa trance agonistica, perché è un po' troppo in trance agonistica, è ammonito, sono preoccupato di regalare la doppia inferiorità numerica o comunque l'inferiorità numerica. Poi è poco giustificabile anche dalla trance agonistica per un ragazzo, prima della sua qualità e poi per un giocatore della sua esperienza, la mancanza di rispetto che ha nei confronti di un compagno che deve entrare. E Krstovic va all'interno dello stesso contenitore, perché vuole fare gol, perché lì senti che sei al 93', la partita ce l'hai in pugno. Sono tutti step, passaggi, che insegneranno qualcosa e anche a questi ragazzi".
"Secondo me abbiamo incontrato stasera un ottimo Parma, che fa tante cose bene. Contestualmente a quelle tante cose ti concede qualcosa che noi abbiamo cercato di far fruttare e fino a pochi secondi dalla fine c'eravamo anche riusciti. Detto questo Falcone ovviamente non lo scopriamo oggi e potrei aggiungere che lui in questo momento è arrivato alla maturità professionale. Un portiere non ha solo qualità tecniche e fisiche, comincia ad arrivare a un momento della sua carriera, in virtù di percorsi che sono anche molto diversi tra loro, dove arriva la maturazione calcistica nella gestione delle partite, nella gestione di se stesso, dei momenti. E io sono convinto che questo nostro bravo portiere abbia ancora dei margini di miglioramento".
Sul ruolo di Dorgu: "Non ho una risposta chiara a questo, perché la vera risposta è che, l'ho detto in tempi non sospetti, Dorgu a me sembra un tuttocampista. Questa sera ha fatto l'esterno, l'attaccante alto a destra, ha fatto il terzino destro, ha fatto il terzino sinistro. Però è un giocatore che dove lo metti partecipa alle due fasi con continuità, ha delle qualità enormi. In relazione al nostro contesto io credo che quello sia un ruolo che gli può dare grande soddisfazione e a noi lo stesso, poi in altri contesti questa sua polivalenza e queste sue capacità potranno anche essere sfruttate in un modo diverso".