Fifa e Uefa scrivono alla FIGC riguardo all'emendamento Mulè
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Data: 11/07/2024 -

Serie A, è stato approvato e riformulato l'emendamento Mulé

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Il governo italiano pensa all’emendamento Mulè, ma la Fifa e la UEFA sarebbero contrarie
Il governo italiano pensa all’emendamento Mulè, ma la Fifa e la UEFA sarebbero contrarie

Tramite una lettera conginuta, la Fifa e l'Uefa hanno avverito l'Italia riguardo l'emendamento Mulè al decreto legge istruzione e sport che altera la disposizione federale in atto. Il governo italiano, intanto, ha approvato e riformulato l'emendamento. 

Cos'è l'emendamento Mulè?

Lo scopo centrale dell'emendamento Mulè è il riconoscimento di una piena autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa e gestionale delle varie leghe, seguendo le orme di quanto accade ormai da anni in Inghilterra con Premier League e Football Association. 

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L'elemento fondamentale, per quanto concerne la Serie A, riguarda la conquista del diritto di un parere vincolante sulle delibere della FIGC che la riguardano: in un simile scenario, il massimo campionato italiano avrebbe il diritto di veto su questioni  ricollegabili in maniera diretta a esso, che al momento sono di totale competenza della Federcalcio.

L'emendamento riformulato afferma che "nel rispetto degli statuti, al fine di garantire un'adeguata rappresentanza nei sistemi federali, negli sport a squadre composte da atleti professionisti e con meccanismi di mutualità generale previsti dalla legge, le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un'equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali di riferimento che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo".

La posizione di Fifa e Uefa

In giornata, sia la FIfa che la Uefa hanno espresso la loro posizione riguardo all'emendamento. Di seguito, la lettera che i due organi hanno scritto alla FIGC, come riportata dall’Ansa: 

"Se dovesse essere adottato e reso esecutivo nella sua formulazione originale, o anche in una nuova con sostanzialmente gli elementi trattati, non ci sarebbe altra scelta che sottoporre la questione agli organi competenti per l’esame di misure, inclusa un’eventuale sospensione della Figc. Che tra l’altro renderebbe incompatibile l’Italia quale Paese co-ospitante della fase finale del Campionato Europeo UEFA 2032“. La Fifa e la Uefa dunque, avvertono la FIGC che se l'emendamento dovesse essere adottato, sarebbero previste sanzioni e si infrangerebbe la possibilità di vedere Euro 2032 in Italia.

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La risposta di Mulé

"Questa lettera arriva per posta prioritaria prima di discutere un emendamento che, guarda un po', riguarda quei soggetti. Andremo a scoprire quanto sia fondata e a quando risale. Magari interverranno delle ulteriori cose nel corso del pomeriggio. Di certo il Parlamento va avanti, essendo un presidio di democrazia, e quindi discuteremo serenamente l'emendamento". Lo ha detto il deputato di Forza Italia Giorgio Mulé al margine della presentazione di un libro alla Camera commentando con i cronisti la lettera congiunta di Fifa e Uefa inviata alla Federcalcio, nella quale si ammonisce l'Italia per l'emendamento a sua prima firma. A chi chiede se l'emendamento possa andare avanti, Mulé risponde: "Altri vorrebbero fermarlo, l'emendamento va avanti perché deve andare avanti".

 Le parole di Casini

Anche il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha commentato: “L’approvazione dell’emendamento al decreto sport in Commissione cultura e sport della Camera darà maggiore rappresentatività alla Lega Serie A nel sistema federale. Ciò rappresenta, dopo anni, un primo traguardo importante. Viene infatti affermato un principio cardine delle democrazie contemporanee, quello della “no taxation without representation” - su cui i vertici della Figc erano stati da me sollecitati già nel marzo 2022, purtroppo senza alcun seguito fino ad oggi - per cui la Serie A vedrà finalmente riconosciuto un ruolo adeguato rispetto al sostegno economico che fornisce all’intero movimento del calcio. La norma è un primo passo, indispensabile, del percorso di riforme che la Serie A ha chiesto da tempo. 

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L’attenzione rivolta dalle massime istituzioni del Paese alla definizione di misure e strumenti necessari per una riforma profonda del settore mostra che il calcio inizia finalmente a essere considerato un comparto industriale, alla stregua di altri settori che contribuiscono alla crescita economica e sociale del Paese. 
Oggi è un nuovo giorno, che deve portare all’evoluzione e alla crescita del nostro movimento di cui la Serie A è, e deve essere, parte trainante a beneficio anche dei giovani, dello sport di base e delle nazionali.
Ringrazio il Governo, con il Ministro Abodi, e il Parlamento per l’indagine conoscitiva del Senato e per il lavoro svolto dalla Camera sull’emendamento dell’On.Mulè, per quanto fatto per raggiungere questo primo, importante, risultato”



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