E’ allerta Coronavirus in tutta Italia, così come nel calcio. La Serie C è già stata colpita dal COVID-19. Nella serata di ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva preannunciato lo stop dei campionati. Uno stop confermato oggi nel Consiglio Straordinario della FIGC. Tutto il mondo del calcio si sta mobilitando per combattere il virus. Una mobilitazione che sta attuando anche la Lega Pro. Tante le misure di prevenzione già disposte per tutelare calciatori, dipendenti e le città. Di seguito tutte le dichiarazioni che arrivano dai protagonisti della Serie C:
Catania (Ad Giuseppe Di Natale): “Già preventivamente sospeso settimana scorsa attività settimanali giovanili mentre da ieri sono stati sospesi alla prima squadra poi vedremo sulla base delle decisioni nazionali. Tutte le misure in termini di sanificazione e di cura degli atleti. Personalmente lo sport è una parte importante della vita, ma in questo momento dobbiamo dare priorità assoluta alla salute degli italiani”.
Monza (Ds Filippo Antonelli): “Abbiamo cercato di rispettare tutte le norme, abbiamo la fortuna di avere una struttura grande in cui siamo riusciti a rispettare le varie distanze e ad evitare situazioni di assembramento. Dal misurare la febbre da quando arrivano al campo al resto, ora attendiamo. Tutti noi abbiamo sensibilizzato i ragazzi di affrontare questo momento con serietà e senso di responsabilità. Domani decideremo come muoverci sulla base di quanto deciso oggi a livello sportivo nazionale”.
Roberto Cesati (Dg Modena): “Questa è una cosa molto più grande di noi, lo sport deve adeguarsi e lo deve fare con grande intelligenza. Il Modena fa allenamento domani poi si ferma fino a lunedì. Per il resto lasciamo parlare gli esperti e atteniamoci con senso civico e responsabilità a quanto ci dicono”.
Reggina (Dg Andrea Gianni): “E’ un’emergenza nazionale, noi ci dobbiamo attenere pedissequamente a tutto quello che ci viene impartito. Ci aspettiamo qualche azione di emergenza in relazione alle contribuzioni e qualche aiuto perché oggi le società sono in difficoltà. Noi per ciò che concerne la Reggina abbiamo attuato tutto quello che dobbiamo attuare, abbiamo chiuso il centro sportivo settimana scorsa, allenamenti a porte chiuse, sospensione settore giovanile e sanificazione di tutti gli impianti”.
Pro Vercelli (Allenatore Alberto Gilardino): "Spero e rinnovo, infine, il messaggio di stare a casa a tutta la popolazione italiana”.
Giana Erminio (Presidente Oreste Bamonte): “Desidero manifestare la mia vicinanza e il mio saluto più caloroso in particolare a tutti i ragazzi e gli staff del settore giovanile biancazzurro, che già da tanti giorni sono costretti a restare lontani dal campo e dai compagni. L’unica certezza che abbiamo in questo momento è quella che ci sarà tanto tempo per divertirsi ancora insieme, ma adesso ragazzi è importante restare a casa”.
Gubbio (Allenatore Vincenzo Torrente): "Io credo che la sospensione del campionato in questo momento era una scelta indifferibile. La salute è la cosa più importante, non si poteva far correre il rischio di contagio ad atleti, staff, tesserati. Il Governo ci chiede di stare in casa il più possibile e anche noi come sportivi dobbiamo aderire”.
Arezzo (Dg Ermanno Pieroni): "Obblighiamo ogni tesserato a non allontanarsi da Arezzo in ottemperanza al dpcm. Un gruppo si allena martedì - giovedì... il gruppo B mercoledi e venerdì e sabato amichevole. Abbiamo avuto il consenso da parte della squadra, serve buon senso. Il calcio può e deve dare un esempio di attenzione, di responsabilità e di ripeto buon senso”.
Enzo Mitro (Dg Picerno): "Ci troviamo ad affrontare una emergenza sanitaria serie, difficile, complessa, che interessa anche il mondo del calcio. Tra le porte chiuse ed il rinvio del campionato, meglio la seconda opzione. Non possiamo mettere a rischio la salute ed incolumità di tutti". Dobbiamo rispettare tutte le misure, il problema è serio. Il nostro presidente Donato Curcio, che è a stretto contatto con me e sta seguendo l'evoluzione”.
Sambenedettese (Presidente Franco Fedeli): "Io sono d'accordo con il fermare il campionato, io c'ho i supermercati facciamo entrare un po' alla volta per dire, qui giochiamo con la pelle delle persone. Sicuramente il calcio deve dare esempio a tutti. Adesso domani decideremo, però se è necessario siamo pronti a sospendere tutto".
Fermana (Dg Fabio Massimo Conti): “Massima collaborazione con le decisioni prese dal Governo e dalla Lega di Serie C che ha agito probabilmente in maniera più tempestiva rispetto alle altre leghe che regolano non solo il calcio italiano ma anche quello europeo: questo è motivo di grande orgoglio. I problemi di natura economica potrebbero essere enormi per molti di noi se il governo non interviene in maniera importante. C’è il rischio di non ricominciare per nulla a giocare quest’anno”.
Alma Juventus Fano (Presidente Claudio Gabellini): “Il Covid-19 ha scoperto quanto sia fragile l'organizzazione dello Stato Italiano. La sanità si scopre oggi totalmente insufficiente a garantire standard medici adeguati alle criticità che si stanno manifestando. Credo che difficilmente i campionati di C potranno riprendere e, dunque, si porranno tutta una serie di questioni in ordine a chi retrocede ed a chi viene promosso”.
Virtus Francavilla (Presidente Antonio Magrì): “Viviamo in una situazione surreale, totalmente nuova e di cui non possiamo prevedere gli effetti futuri. La speranza di tutti è quella di uscirne il prima possibile e tornare alla normalità. Per uscirne indenni c’è bisogno di sostegni normativi seri e urgenti altrimenti sarà difficile andare avanti”.
Ravenna (Dg Claudia Zignani): “Siamo di fronte ad una situazione che non ha precedenti, di conseguenza non possiamo che affidarci a chi, con le dovute competenze, ha adottato i provvedimenti che vanno a tutelare la salute pubblica, aspetto che non può mai passare in secondo piano. Per quanto ci riguarda abbiamo definito un programma ridotto di allenamenti, attivando al massimo livello le precauzioni necessarie per tutelare giocatori e staff”.
Rimini (Ds Ivano Pastore): “Un evento straordinario, che a dir la verità ci ha colto anche un po' impreparati, sperando di essere all'apice di questi problemi. Da oggi abbiamo deciso di sospendere gli allenamenti fino al 16. Ognuno di loro avrà una scheda personalizzata da farsi in tranquillità o in gruppo di massimo 4 persone, andando al campo ma in orari diversi”.
Padova (presidente Daniele Boscolo): "Fermare il campionato è stata una decisione sofferta ma opportuna. La passione di voler riprendere è stata accompagnata da una sempre crescente preoccupazione. Una decisione condivisa da tutti è stata importante per dare l'attenzione su questo problema. Nei prossimi giorni abbiamo deciso di sospendere tutte le attività del settore giovanile perchè ci sta a cuore la salute di tutti i ragazzi e come deciso con l'assocalciatori abbiamo interrotto anche gli allenamenti della prima squadra. Questa è una partita importante e va vinta ascoltando attentamente tutte le indicazioni che ci danno le autorità".
Piacenza (Ds Luca Matteassi): “E' una cosa che ha lasciato un po' tutti impreparati, però è una situazione grave, molto grave. Noi come società abbiamo sospeso le attività fino a lunedì cinque giorni e fino adesso abbiamo fatto tutto quello che ci è stato richiesto, igienizzato gli spogliatoi, tutti gli allenamenti un dottore che misurava la febbre a tutti staff tecnico e dirigenti. I ragazzi devono stare attenti a non uscire, a non stare in posti affollati, questo è importante. Spero che tutto finisca il prima possibile perché è una situazione drammatica”.
Pro Patria (Ds Sandro Turotti): “Ci si cambia in due spogliatoi, misuriamo la febbre ogni giorno ai calciatori, borracce personalizzate. Noi avremmo dovuto giocare domani sera abbiamo proseguito gli allenamenti, però da domani ci fermiamo e vediamo come fare ad andare avanti, magari con allenamenti personalizzati ad ognuno, dobbiamo evitare situazioni di assembramento. L'unica secondo me per quel che concerne la C è cambiare qualche regola, tipo togliere i playoff e i playout per avere delle date libere sennò è impossibile”.
Potenza (Presidente Salvatore Caiata): “Viviamo uno stato di emergenza senza eguali. Per questo, dobbiamo dare tutti quanti prova - in primis noi del mondo del calcio - di grande senso civico, non lanciandoci in falsi eroismi che eludono e si fanno beffa delle norme governative. In questi giorni così convulsi, il vero eroe sarà chiunque vestirà i panni del cittadino modello che, limitando la propria libertà di movimento, garantirà, così, quella di tutti quanti gli altri”.
Lecco (Allenatore Gaetano D’Agostino): “Dobbiamo rispettare le regole e spero che vengano attuate delle normative ancora più rigide se sarà il caso. Bisogna rimanere a casa. Noi abbiamo stoppato gli allenamenti per otto giorni. Io ho tre figli e una moglie a Roma, ho valutato e ponderato di rimanere a casa a Lecco per cercare di dare un esempio di responsabilità”.
Virtus Verona (Presidente e allenatore Gigi Fresco): “Io sono in linea con la Lega Pro che si è sempre attenuta alle indicazioni del Governo, condivido in pieno e attendiamo anche istruzioni sugli allenamenti. Io starei fermo 7/10 giorni e poi riprenderei in base a come saremo messi con le dovute attenzioni. Noi abbiamo bloccato tutto, ora stiamo disinfettando tutto, abbiamo eliminato le ceste comuni, ognuno si lava la sua roba, entrano 6 per spogliatoio in turni da 15' che intanto fanno tecnica fuori, una doccia si e una doccia no”.
Presidente Lega Pro Francesco Ghirelli: “Noi abbiamo spostato al 30 giugno le iscrizioni quindi possiamo giocare fino al 29 giugno. Il 23 c'è Il consiglio federale e si discuterà come proseguire, noi eravamo in grado di discuterlo già da oggi. Una cosa deve essere certa, il campionato deve terminare con le promozioni e le retrocessioni. Secondo: ci auguriamo di portarli a termine intanto perché significa che il paese sta meglio. Abbiamo deciso di dare un po' di respiro alle società perché è stato rinviato al 12 aprile le questioni relative alla parte fiscale e contributiva che bisognava versare il 16 marzo. In queste ore stiamo facendo un accordo tra tre leghe professionistiche e AIC. Dobbiamo definire questi 10 giorni come ferie, altrimenti non ci sarebbe il tempo necessario tra quando si ferma il campionato al 30 giugno e quando dovrebbe essere ripreso il campionato. Anche perché io vista questa esperienza vorrei ripartire un po' prima. Gravina in consiglio ha portato tre ipotesi: che il campionato finisca, che il campionato se non dovesse finire non assegna il titolo ma solo la UCL, cristallizzazione della classifica nel momento in cui si ferma il campionato, oppure playoff e playout prime 4 e ultime 4 eventualmente”.
Vis Pesaro (Presidente Mauro Bosco): "C'è grande preoccupazione, il bene supremo è quello della salute e deve essere tutelato. E' sacrosanto fermare il calcio. Mi auguro che il governo faccia qualcosa a noi aziende del calcio perché la situazione è critica e con pesanti ripercussioni. Dal punto di vista precauzionali abbiamo messo in atto tutte le tutele dovute, abbiamo sospeso tutte le attività sportive, cosa che già avevamo fatto per giovanili e femminile. I ragazzi sono tutti in casa a Pesaro, cercando di avere meno contatti possibili. Si vedrà poi il 16 marzo se e come riprendere".
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