Chi lo chiama "mister", chi lo chiama... "papà". Il mondo del calcio regala anche questo tipo di storie (vedi la gallery in alto), che tornano d'attualità in un giorno speciale come questo, dove si festeggia appunto la 'Festa del Papà'. E' successo a gennaio ad Andrea Mandorlini tornato al Padova, dopo l'esperienza in biancorosso del 2006-2007, stessa squadra dove gioca Matteo (QUI la nostra intervista), suo figlio, classe 1988. Lui che, per la prima volta in carriera, scende in campo seguendo le indicazioni di... papà Andrea. Una storia davvero speciale.
Sorrentino cambia ruolo e gioca per la squadra allenata dal padre
La stessa che ha vissuto Stefano Sorrentino per qualche mese, prima dello stop dei campionati per Coronavirus. L'ex portiere di Chievo e Palermo, dopo l'annuncio dell'addio al calcio, ha deciso di ripartire dalla Seconda categoria ligure cambiando ruolo (attaccante!) nel Cervo, squadra allenata da papà Roberto. Per Sorrentino una nuova avventura davvero dal sapore speciale.
Dalla famiglia Maldini a quella Strakosha, tanti calciatori sono diventati grandi seguendo le orme dei loro genitori. Altre volte, invece, proprio il fatto di avere un papà allenatore ha finito per rovinare la carriera di alcuni, spesso oggetti di innumerevoli paragoni e pregiudizi quasi inevitabili.
"La Roma? L'avrei potuta allenare un paio di volte, sarebbe bastato che dicessi di sì. Però non l'ho fatto, pur di non allenare mio figlio Daniele", raccontò Alberto De Rossi in un'intervista a Il Romanista. A qualcuno può fare piacere, a tanti altri no. Nella gallery in alto, abbiamo raccolto i casi più famosi di figli allenati dai propri genitori.
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