Alexis Sanchez è tornato a parlare del suo addio all'Inter in un'intervista a TVN. Inoltre, il cileno ha parlato del suo mancato approdo al Manchester City quando vestiva la maglia dell'Arsenal.
Inter, le parole di Sanchez sul suo addio
L'attaccante cileno ha parlato nuovamente del suo addio dall'Inter: "Ero tranquillo, gli ho detto di criticarmi se avessi fatto male. Avrebbero avuto ragione ma non ho avuto tempo di dimostrarlo: è stato ingiusto perché ero un leone in gabbia".
Poi ha raccontato del retroscena con Inzaghi: "Un giorno gli ho detto che se non mi avesse fatto giocare avremmo perso e così è successo. 'Possiamo perdere, intendiamoci', gli ho detto. Dopo la sconfitta, però, non ho parlato: dovevo avere bocca piccola e orecchie grandi".
Infine ha parlato del suo mancato approdo al Manchester City: "Parlavo ogni giorno con Guardiola ma Wenger non mi ha permesso di andare perché un giocatore non voleva venire. Così mi ha chiamato Mourinho e mi ha dato la numero 7 di Ronaldo, Beckham e Cantona e mi disse che avremmo vinto tutto. Non me ne pento, le cose accadono per una ragione".