La nostra finale, quando il calcio ha incontrato... l'X Factor!
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 16/12/2016 -

La nostra finale, quando il calcio ha incontrato... l'X Factor!

profile picture
profile picture

L'X Factor è quel qualcosa che non si tocca, non si misura. Ma si sente. Eccome. E' quello che non si perde per strada ma.. “arriva”, si dice così. Troppo facile parlare di 'mix' quando l'argomento è la musica ma basta prendere le note giuste (la canzone preferita), l'occasione da non fallire (i prossimi 90 minuti), un paio di cuffie oversize e l'orchestra giusta (i compagni) e l'unione tra musica e pallone è presto fatta.

Solista, che suona tanto come fantasista del campo, oppure parte di una band, perché è quello che lavora sempre per la squadra: l'X Factor non è solo qualità di chi si destreggia bene dietro a un microfono ma anche di chi si esibisce su un rettangolo verde. L'X Factor unisce persone e passioni. Come quelle di Robbie Williams per la musica e il calcio: Fare il calciatore è sempre stato il mio sogno. Ancora più che diventare un cantante”, sì l'ha detto davvero. E viceversa perché calciatori di professione non hanno mai nascosto il loro debole per l'arte canora. Da Podolski a Morosini, passando per chi al 'piattone' ha preferito i piatti… di una consolle. Ognuno con i propri gusti e la propria playlist, fedele e da ascoltare prima di ogni partita. Sguardi assenti e concentrati e quelle note che caricano, fomentano. Uno studio Fifa tempo fa provò anche a dimostrare che la musica può migliorare le prestazioni in campo. Ma se si chiede a Trapattoni, non avrebbe dubbi nel consigliare la musica classica nello spogliatoio: “Se ascolti Mozart giochi meglio a calcio. Si impara molto sugli intervalli, il tempo, il ritmo e su come leggere una partita”.

'X Factor nel pallone', è quello che porta un cantautore come Lorenzo Fragola a vedere Buffon come Franck Sinatra coi guantoni (ambiti diversi ma la classe è quella) o Totti come un Mick Jagger in divisa e scarpini. Succede quando una parata o una giocata emoziona come una melodia. 'X Factor nel pallone' è parlare di 'Liga' e dover capire se si tratta del campionato spagnolo oppure del Luciano di quelle "Certe notti...". Il Liga, così si capisce meglio, che se fosse un allenatore di calcio sarebbe Montella, secondo Max Brigante. E la Roma? "Come Bruce Springsteen". La Juve? "Come i Coldplay, inarrivabile". Musica e calcio. E l'X Factor che le lega. Perché non si tocca, non si misura. Ma si sente. Su un palcoscenico come in uno stadio.



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!