Paulo Dybala, alle origini de 'La Joya'. In esclusiva al "Corriere dello Sport" il cronista sportivo Marcos Villalobo ha raccontato come è nato il soprannome dell'attaccante della Roma: "Vedevo quel ragazzino di 17 anni colpire di sinistro il quel modo, diverso da tutti gli altri. Voglio dire, il modo di portare il piede sotto il pallone, di calciare e lasciare che il gesto non finisse nel tiro, il corpo si muoveva in modo elegente, con stile, come una danza".
Quando Dybala divenne 'La Joya' esultando in memoria del padre
Villalobo, che su Dybala ha scritto pure un libro intitolandolo, ovviamente, 'La Joya' ha spiegato: "Era un gioiello per come giocava, mi venne in mente quella parola. E decisi che lo avrei chiamato in quel modo". Villalobo ha poi aggiunto: "Dybala aveva debuttato con l'Instituto Atletico Central contro l'Huracan nel campionato Nacional B. La settimana successiva avrebbe giocato in trasferta contro l'Aldosivi. Fu allora che nacque il suo soprannome. Era il 20 agosto 2011, Dybala segnò il suo primo gol tra i professionsiti, di testa, sbucando da dietro due difensori, in mezzo all'area. Esultò indicando il cielo, omaggio al padre scomparso, Adolfo, che lo aveva accompagnato per anni agli allenamenti, da Laguna Larga a Cordoba".
Dybala e il passaggio al Palermo
Villalobo ha parlato anche dell'addio di Dybala all'Argentina per iniziare la sua avventura in Europa e in Italia, con la maglia del Palermo: "Nel maggio 2016 lo intervistai per El Grafico. Mi dissse subito: hai visto, tutti mi chiamano 'La Joya', a Palermo meno ma qui alla Juve tutti. Bonucci si avvicina e mi dice: andiamo Joya, dobbiamo vincere".
Dybala e l'addio alla Juve
Viallalobo ha avuto modo di parlare anche di come è stato visto dall'Argentina il passaggio di Dybala dalla Juventus alla Roma: "Qui a Cordoba tifavamo tutti per la Juventus, ma solo perché c'era lui. La Juve non era molto amata perché era la rivale del Napoli di Diego Armando Maradona. Ora tifiamo tutti per la Roma".
Dybala e la Roma
Villalobo si è soffermato sul trasferimento del suo amico Dybala alla Roma: "Lo hanno ricevuto come un fuoriclasse, era ciò di cui aveva bisogno, sentirsi amato".