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Papà Zaniolo: “Totti ci ha detto che la Roma è una famiglia”

Quando l’allievo è pronto a superare il maestro. Ops… il papà. Nicolò Zaniolo, neo acquisto della Roma, ha tutta l’intenzione di mettersi in mostra in Serie A. Proprio quella categoria in cui papà Igor, ex calciatore con una carriera trascorsa principalmente tra Serie B e C, non ha mai potuto cimentarsi. Maglia giallorossa numero 22 e via verso una nuova sfida super affascinante. “È davvero una grossa soddisfazione vedere mio figlio alla Roma. Lo era stata già lo scorso anno quando passò dall’Entella all’Inter, ora lo è ancora di più perché non si parla di giovanili ma è un discorso di prima squadra”, ha raccontato Igor Zaniolo in esclusiva per GianlucaDiMarzio.com.

Orgoglio di papà. Un tempo era Nicolò ad emozionarsi nel vederlo giocare, ora le parti si sono invertite: “Mi emoziono quando è in campo, in questi ultimi anni mi ha fatto provare sensazioni indescrivibili. Ad esempio quando ha segnato in semifinale di campionato Primavera il gol decisivo contro la Juventus e quando hanno vinto la finalissima. Per non parlare di questo trasferimento”. Il ragazzo quando ha sentito “Roma” non ha avuto dubbi: “Aveva anche altre richieste per quanto riguarda la Serie A ma appena è venuto a conoscenza dell’interesse della Roma non ci ha pensato un attimo. Ha messo da subito i giallorossi al primo posto. Ha grandi responsabilità ma è davvero una grande soddisfazione. Per lui e per tutta la famiglia”.

Per chi ancora non conoscesse il nuovo arrivato in casa giallorossa, Igor circa un anno fa lo associò a Pastore per ruolo e movenze. Ora Zaniolo condividerà lo spogliatoio proprio con Pastore. Sfera di cristallo? “Magari – ride – A parte gli scherzi, forse ho sbagliato anche io a fare quel paragone perché Nicolò deve fare ancora molta strada però per caratteristiche poteva ricordare proprio Pastore”. Adesso invece ha avuto un ulteriore sviluppo fisico e anche in campo si è trasformato in mezz’ala più che trequartista. Per come interpreta il ruolo può ricordare Milinkovic – Savic ma, ripeto, è un discorso legato alle caratteristiche perché far paragoni è sbagliato e mio figlio è appena all’inizio della carriera”. Igor ne è sicuro: per Zaniolo Junior “poter condividere lo spogliatoio con Pastore è un sogno. Ma non solo. A Roma ci sono campioni come De Rossi, Dzeko, Strootman e tantissimi altri: non vede l’ora di poterli conoscere. Dovrà dimostrare sul campo di poter stare con loro”.

Soprattutto non vede l’ora di iniziare, nonostante qualcuno sui social abbia affermato che al suo arrivo nella Capitale avesse un’espressione non proprio allegra… “Niente di più sbagliato, ci tengo a sottolinearlo. Nicolò è felicissimo, è al settimo cielo! Deve un attimo fare l’abitudine alla presenza dei giornalisti e delle telecamere: viene da una Primavera, per lui è tutto nuovo. È teso. Credo sia normale un po’ di timidezza a 19 anni. A chi pensa che sia triste rispondo che Nicolò è il ragazzo più felice del mondo ora che è alla Roma. È un tipo allegro, vedrete che sorrisi appena romperà il ghiaccio”.

Comprensibilissimo. L’accoglienza giallorossa poi è stata delle migliori. Papà Igor ha potuto anche scambiare due chiacchiere con Totti: “Nicolò non l’ha ancora incontrato perché quando ci siamo visti, era a fare le visite mediche. Io però ho potuto parlare con Francesco. Non ci sono aggettivi per descriverlo. Anzi, forse uno: top. Ci ha messo subito a nostro agio e ci ha rassicurati dicendo che la Roma è una famiglia e che Nicolò starà alla grande”. Non solo. “Anche tutti i dirigenti come Monchi, Massara, De Sanctis e gli altri elementi dello staff sono stati super cordiali, ci ha fatto davvero piacere”. Senza dimenticare ovviamente Eusebio Di Francesco: “Ha chiamato mio figlio al telefono per dargli il benvenuto. Sono contento possa lavorare con un allenatore che ha davvero un occhio di riguardo per i giovani e che sicuramente aiuterà mio figlio a crescere e migliorare”.

Sì perché Zaniolo rimarrà nella Capitale a giocarsi le proprie chances: “A luglio ci sarà l’Europeo U19 e se tutto andrà bene saranno impegnati fino alla fine del mese, quindi penso che Nicolò raggiungerà poi la squadra in tournée in America. Non credo che lo lasceranno partire in prestito: probabilmente si giocherà le sue carte alla Roma. Ripeto, dovrà essere bravo a guadagnarsi tutto sul campo”. La scelta più giusta, secondo Igor. Da papà ma soprattutto da ex giocatore: “Per quanto mi riguarda, da calciatore feci l’errore di rifiutare la Serie A ed il treno poi non passò più. Quindi, per esperienza, consiglio a Nicolò di dimostrare il suo potenziale a Roma, in una grande realtà”. Dove Nicolò avrà la possibilità di poter vivere la Serie A e superare il maestro. Ops… il papà. Colui che, quando ciò accadrà, sarà senza dubbio l’uomo più felice del mondo.