L’ex Roma Ndiaye: “Mourinho non è razzista: è un padre e un educatore”

Le parole dell’ex Primavera della Roma sulle accuse di razzismo all’indirizzo di José Mourinho
Ha fatto tanto discutere la squalifica ai danni di José Mourinho dopo lo scontro diretto tra il Galatasaray e il suo Fenerbahce.
Lo Special One è stato fermato per quattro turni di campionato a causa di “comportamento antisportivo”. Nello specifico, la sanzione riguarda presunti insulti razzisti del portoghese nei confronti dei tesserati avversari, denunciati dal Galatasaray dopo la partita.
A commentare la vicenda, ai microfoni di Gianlucadimarzio.com, è stato Maissa Ndiaye, ex Primavera della Roma che ha conosciuto da vicino Mourinho in giallorosso: “Mourinho razzista? Non ci credo“.
Il classe 2002, ora in prestito in Serie C alla Turris dalla Cremonese, sarà il prossimo ospite del format CONSAPEVOLEZZE. La puntata intera sarà presto disponibile su Lacasadic.com.
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Ndiaye: “Mourinho non ha mai scherzato sul colore della pelle”
Ndiaye è stato molto chiaro sulle accuse di razzismo all’ex allenatore: “Lui diceva apertamente, anche davanti gli italiani, “io preferisco i neri ai bianchi”, lo diceva sempre. Poi ogni tanto ci diceva “i neri possono vincere la Coppa del mondo”. È legato ai neri, sul colore lui non scherza. Non sentivi che lui potesse avere una preferenza sul colore o sulla nazionalità“.
Il difensore senegalese ha anche aggiunto: “Era come un padre, un punto di riferimento. Secondo me non è solo un allenatore, ma un educatore, un protettore, quindi quando ho letto quelle cose non ci ho creduto“.