Turris, fra segreti e obiettivi: “Vogliamo la Serie C”
Viaggio a Torre del Greco per conoscere i protagonisti di questa stagione. La squadra corallina, fino al 1 marzo, è stata l’unica italiana imbattuta dalla Serie A alla D
Dal Vesuvio al mare, saliscendi di strade. Torre del Greco è così. Tortuosa e colorata di rosso. I pescatori di corallo hanno segnato storia ed economia della città. La Turris è prima nel girone G di Serie D a +4 sull'Ostiamare. Fino al 1 marzo è stata l'unica squadra italiana imbattuta in questa stagione dalla Serie A alla Serie D. Da queste parti un motivo in più per essere felici. Lo scorsa domenica è arrivata la prima sconfitta: il Latte Dolce ha superato per 2-1 la squadra di Fabiano. Una curiosa coincidenza che l'accomuna con il Liverpool, ancora imbattuta in Premier, fino alla sfida con il Watford persa sabato per 3-0.
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Numeri e gol: capitan Longo, l'Immobile della Turris
“Non guardiamo le statistiche, i campionati si vincono a maggio”. Piedi ben saldi a terra. A guidare il gruppo è l’allenatore Franco Fabiano, nato e cresciuto in questa città. Oggi sogna di portare in Serie C i suoi ragazzi: “Sono scaramantico, quella parola non la dico”. A 7 anni, la sua domenica era già stadio e Turris. Insieme al papà e al fratello sedevano sugli spalti dello stadio. Qualche anno è passato, ma la passione di Fabiano è rimasta intatta: “Ricordo che il campo era posizionato verso i binari della Circumvesuviana, non fronte mare come oggi. Qui ho già vinto la Coppa Italia Serie D nel 2013. Da sempre il mio sogno è portare la Turris nel calcio professionistico. Quest’anno spero di riuscirci con l’aiuto di tutti”.
Dalla dirigenza ai giocatori. In campo a trascinare il gruppo c’è capitan Fabio Longo: “Giocavo in piazzetta a Frattamaggiore. Il presidente della mia prima squadra veniva a casa per convincermi a scendere in campo per le partite ufficiali. Non avrei mai immaginato di diventare un calciatore”. Oggi la Turris, cinque anni fa il Savoia: club di Torre Annunziata. Da lì è partito un altro attaccante, anche lui biondo e con tanti gol alle spalle: “Mi dicono che somiglio a Ciro Immobile. Non so se più per caratteristiche fisiche o giocate. Il paragone mi lusinga, lui è un grande”. Confronto impegnativo. Nelle ultime cinque stagioni, Longo ha vinto in tre occasioni il titolo di capocannoniere del suo girone in D: “Sono traguardi importanti, ma ciò che conta è dove arriva la squadra. Con la Turris vogliamo vincere il campionato”.
Il match analyst e un sogno da realizzare
Un progetto solido iniziato nel 2017, quando il presidente Colantonio ha preso per mano la società. Insieme al suo staff ha costruito un gruppo forte e coeso. Nella scorsa stagione il secondo posto dietro il Bari. Post fata resurgo. Nuova stagione, la strada sembra essere quella giusta: “Non ci siamo arresi. Negli anni abbiamo sempre dovuto guardare chi era davanti in classifica. Oggi siamo primi, dobbiamo credere nella nostra forza”. Il segreto della Turris? Ce lo svela il direttore generale Rosario Primicile: “Lavoro e impegno sono ingredienti fondamentali. Già da qualche anno collaboriamo con un match analyst, non una figura comune in Serie D. Ci aiuta a studiare le partite che affrontiamo e a migliorare gli errori. Insieme al mister valutano la formazione da schierare in base alle statistiche raccolte”.
Nessun tabù, qui la Serie C è un obiettivo concreto: “Lavoriamo a questo traguardo dal primo giorno che abbiamo avviato il progetto”. Dal campo dello stadio Liguori di Torre del Greco si intravede il mare. Troppo lontano per far rumore, abbastanza vicino per raccogliere i sogni di una città intera. Colorata di rosso, come la sua Turris. Campione d’inverno e pronta al grande salto