Nel Milan rinato di questo inizio 2020 c'è sicuramente la firma indelebile di Ante Rebic. Da oggetto misterioso nella prima parte di stagione ad assoluto protagonista, grazie alle 6 reti realizzate da quando è cominiciato il nuovo anno.
Difficoltà di ambientamento? Non secondo l'attaccante croato che ha trovato una motivazione ben precisa al suo rendimento poco convincente di inizio campionato, come raccontato ai microfoni di Dalmatinski Portal: "Semplicemente non ho mai avuto l'occasione giusta. Quando mi capita raramente non lo sfrutto e ora che finalmente ho l'opportunità di giocare con continuità, sto mostrando le mie capacità. Ora sta andando tutto bene, ma non ritengo il campionato italiano più difficile di quello tedesco".
Rebic che nella sua avventura milanista si trova a dover dividere lo spogliatoio con due idoli assoluti. Uno è Zvonimir Boban che, nonostante non vesta più i panni del calciatore, è molto presente all'interno del gruppo e l'altro è ovviamente Zlatan Ibrahimovic (la lite dello svedese con Rojo): "Mia sorella mi ha inviato qualche giorno fa un ritaglio di giornale nel 2012 nel quale dicevo di sognare un giorno di giocare con Zlatan. Oggi è realta ed è un vero piacere vedere ogni giorno la sua qualità e la sua esperienza. Ci aiuta moltissimo. Boban è una figura molto importante per noi, al termine della partita viene sempre degli spogliatoi a incoraggiarci e talvolta anche durante gli allenamenti".
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