Gioca al Lens ma è di proprietà del Paris Saint-Germain. Ama la musica ‘Zouk’ e di professione fa l’attaccante. Il suo idolo è Ronaldo Nazário. L’ha visto più in cassetta che dal vivo, lui che è nato nel 2002, a gennaio. Giusto in tempo per vedere il fenomeno vincere – da fenomeno – il quinto e ultimo mondiale del Brasile. Kalimuendo è uno dei migliori prospetti francesi, e non solo. A tal punto che Francesco Totti lo ha subito ingaggiato nella sua nuova “squadra”, la IT Scouting, grazie alla collaborazione nata con Roberto Meloni e Johan Caurant, esperti di giovani calciatori francesi. La carta d’identità dice 18 anni, ma i primi gol tra i professionisti stanno già arrivando. E la sua gavetta lascia ben sperare.
PUPILLO DI THIAGO MOTTA
Arnaud Kalimuendo è nato a Suresnes, nella regione parigina, solita per essere luogo di nascita di tanti grandi calciatori (Mbappé, N’Golo Kanté, Pogba, solo per citarne alcuni). Mostra subito un grande feeling con il gol, e a 11 anni il PSG lo ingaggia. In poco tempo conquista tutti. Sempre a suon di reti, di categoria in categoria. A tal punto che un certo Thiago Motta, allenatore dell’Under 19 del club, lo chiama, lo schiera titolare fisso e gli dà pure la fascia di capitano, nonostante sia più giovane di due anni rispetto ai suoi compagni. Per il padre di Kalimuendo, l’ex giocatore dell’Inter e del Genoa è stato un allenatore fondamentale per la crescita del ragazzo: “Per mio figlio Thiago Motta è stato un elemento fondamentale: gli ha permesso di fare un primo salto di qualità dal punto di vista delle responsabilità e della maturità”.
"MIGLIORA A VISTA D'OCCHIO"
Dicevamo dei gol: 10 gol in 15 presenze in Youth League con il PSG, 30 in 25 presenze nella scorsa stagione con l’Under 19, 10 in 15 partite con le rappresentative giovanili della Francia. Jean-Claude Giuntini è stato il suo allenatore nell’Under 16, 17 e 18 francese. Lo conosce molto bene, non solo come calciatore: “È un ragazzo molto umile, adorabile, volenteroso, e migliora a vista d’occhio. È molto giovane ma è già capace sia di partecipare al gioco della squadra che di concretizzarne le azioni offensive”.
"A LENS PER CRESCERE. IL MIO SOGNO, PERÒ..."
La scorsa estate è stato convocato per le Final 8 di Lisbona. A settembre ha esordito in Ligue 1, sempre con la maglia del PSG. A Lens. Proprio lì dove è stato poi ceduto in prestito per acquisire esperienza e crescere ancora. Nella prima partita da titolare con i sang et or è arrivato il primo gol della sua carriera in Ligue 1. Contro l’Angers – dopo appena sette giorni dal primo – è arrivato anche il secondo: assist al bacio di un ritrovato Gaël Kakuta e splendida girata in corsa. Gol.
Il ragazzo cresce. In estate lo avevano cercato in tanti: club inglesi, tedeschi, francesi, ma la scelta è ricaduta sul Lens, per prendere confidenza con il campionato. Perché il suo vero obiettivo è quello di convincere il PSG a non lasciarlo andar via: “Ho preferito andare al Lens per giocare. Il mio sogno però rimane il PSG, e farò di tutto perché si avveri, anche se il mio percorso mi ha costretto ad allontanarmi dal mio club. Avrei potuto rimanere, ma sentivo il bisogno di giocare con continuità”. Con gli assist di Kakuta, poi, i gol potranno essere tanti, e convincere il PSG potrebbe risultare più facile.
Negli ultimi tempi il club parigino si è visto trafiggere da tanti dei suoi ex prodotti del settore giovanile: Yacine Adli questo weekend, Christopher Nkunku qualche settimana fa, Kingsley Coman in finale di Champions League, il colpo più difficile da digerire. Tutti ragazzi lasciati andare forse troppo presto, preferiti a giocatori pagati fior di milioni. Arnaud Kalimuendo ha solo 18 anni ma di lui si può parlare già al presente. Adesso segna per il Lens e sogna il PSG. E viceversa: la nuova star del club parigino, stavolta, può essere nata in casa.