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Ligue 1 | Il PSG riparte con i suoi giovani talenti

Si dice che il tempo e la pazienza siano le virtù più importanti di tutti i più grandi guerrieri. Ne serve tanta anche ai ragazzi delle giovanili del Paris Saint-Germain, che vedono di anno in anno davanti a loro alcuni tra i più forti calciatori in circolazione. Difficile per loro immaginarsi di poter trovar spazio in prima squadra. Lo hanno pensato Adil Aouchiche e Tanguy Kouassi, due tra i più promettenti prodotti del settore giovanile del PSG, che hanno scelto di lasciare il club per trovare più spazio altrove. Il primo è andato al Saint-Etienne, l’altro al Bayern Monaco. Proprio nella squadra che ha battuto in finale di Champions League i francesi, con la rete decisiva di Kingsley Coman, altro prodotto della cantera parigina che scelse di andarsene: nel 2014 la partenza da Parigi, per trovare più spazio e un club che lo valorizzasse di più. Prima la Juve, poi il Bayern, finendo per segnare il gol decisivo contro il suo club formatore, privandolo dell'obiettivo sognato da anni: la conquista della Champions. Una ferita aperta che brucia, per il PSG, che adesso vuole cambiare rotta e puntare anche sui propri gioielli. Difficile, per loro, arrivare fino in prima squadra, ma non del tutto impossibile. Lo ha detto anche Tuchel, in conferenza stampa: “E’ difficile per i nostri ragazzi, perché noi giochiamo sempre per vincere tutto, e la pressione è alta”. Difficile, ma non impossibile: lo dimostrano Presnel Kimpembé e Colin Dagba. Sono pronti a farlo anche altri giovani ragazzi, ora più che mai.


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PSG DECIMATO

Il Coronavirus, negli ultimi giorni, ha colpito un gran numero di giocatori del PSG: Neymar, Di Maria, Icardi, Paredes, Marquinhos, Keylor Navas e Kyllian Mbappé. Sette elementi titolari della squadra di Tuchel che non potranno prendere parte al match di recupero contro il Lens (in programma giovedì sera) e che molto probabilmente salteranno anche Le Classique contro l’Olympique Marsiglia di domenica sera. Le soluzioni vanno trovate in casa.


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CARPE DIEM

Per l’attacco, Thomas Tuchel è pronto a lanciare il giovane Arnaud Kalimuendo. Ragazzo nato a Suresnes, nella periferia di Parigi. Classe 2002, entra a far parte del settore giovanile del PSG dall’età di 10 anni. Lo ha seguito Thiago Motta, allenatore della primavera del PSG nella stagione 2018/19, che secondo il padre del ragazzo si è rivelato fondamentale per la sua crescita e maturità: “Gli dava piena fiducia ogni volta, affidandogli anche la fascia di capitano e le chiavi dell’attacco, nonostante fosse uno tra i più giovani in rosa: è stato un elemento fondamentale per Arnaud, e gli ha permesso di fare un salto di qualità importante dal punto di vista delle responsabilità e della maturità”. Per Thiago Motta, il giovane ha un futuro assicurato: “E’ un leader puro, un lavoratore infaticabile. Per me, è una futura star”.


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Oltre a Kalimuendo, nel gruppo per Lens sono presenti anche altri giovani calciatori provenienti dal settore giovanile parigino: il primo è Xavi Simons. Cosa vi fa saltare in mente questo nome? Forse Barcellona? Normale: il padre Regilio, ex calciatore e ora allenatore del settore giovanile dell’Ajax, essendo innamorato di Xavi Hernandez, decise di chiamare così suo figlio. Inoltre, il ragazzo è cresciuto proprio nel Barça, ma l’estate scorsa il PSG lo ha strappato ai blaugrana, con un maxi-contratto per un ragazzino che allora aveva soli 16 anni. Adesso ne ha uno in più ma già mille occhi addosso. E un sogno nel cassetto: emulare l’idolo di famiglia.


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Presente anche il franco-marocchino Kays Ruiz-Atil (appena 18enne), tutto tecnica e imprevedibilità, fantasista della primavera del PSG. C'è chi addirittura lo considera il nuovo Messi, ma da alcuni non viene considerato ancora pronto da un punto di vista della struttura fisica: un ragazzo da seguire con estrema attenzione. Poi, il centrocampista Bandiuogou Fadiga (19 anni), un giocatore di cui Thiago Motta non faceva mai a meno, e l'attaccante Alexandre Fressange (classe 2001). Ci sono anche i due difensori centrali: il camerunese Loic Mbe Soh (19 anni), e il capitano dell'U19, il difensore centrale Timothée Pembelé (18 anni), un ragazzo che oltre alle qualità tecniche, spicca per una personalità da professionista: "Voglio arrivare in prima squadra il prima possibile. Non è vero che è impossibile affermarsi tra i grandi nel PSG. Basta avere tanta voglia di lavorare, e tanta pazienza". Tempo e pazienza. 


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Infine, il capitolo portiere. Con Keylor Navas positivo al Covid_19, Sergio Rico non qualificato (il 29 agosto, data iniziale per la partita tra Lens e PSG, non aveva ancora firmato il rinnovo con il club), e con Aréola partito in prestito al Fulham, il portiere titolare sarà Marcin Bulka, giovane polacco di 20 anni, un gigante di 199 centimetri voluto da Gianluca Spinelli, preparatore dei portieri del PSG, che lo aveva conosciuto ai tempi del Chelsea. Infatti, Bulka non è un vero prodotto della cantera parigina, essendo arrivato l'estate scorsa dal club inglese, a parametro zero. Il polacco porta comunque una ventata di freschezza e dimostra che anche a Parigi non si cercano solo star già affermate, ma anche giovani talenti da far crescere.


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L’occasione per questi ragazzi sta per arrivare davvero. Ed è ghiottissima. Le numerose indisponibilità di lusso in casa PSG possono permettere a questi giovani talenti di mettersi in mostra. Il tempo, il duro lavoro e la pazienza potrebbero portare i primi frutti. Adesso, c'è un'occasione da non buttare, perché il Paris è pronto a lanciare le proprie stelle. E stavolta anche a coltivarle: la lezione Kingsley Coman, il ragazzo di casa che ha infranto i sogni di gloria del suo club formatore, dovrebbe essere servita. La linea verde potrebbe finalmente vedere la luce anche a Parigi. Il PSG può scoprire che cercare i migliori talenti al mondo potrebbe rivelarsi può facile (e meno dispendioso) del previsto.