La miglior vendetta è un grande successo. Dopo il gol di Coman in finale di Champions, un altro prodotto del settore giovanile infligge un dispiacere al Psg. Stavolta è toccato a Christopher Nkunku, che dopo aver lasciato il Parco dei Principi nel luglio 2019 ed essere stato eliminato nella semifinale della scorsa Champions League, si è preso la sua rivincita. Il centrocampista del Lipsia ha segnato il gol dell’ex che ha dato il via alla rimonta dei tedeschi contro i francesi. Un risultato che rende sempre più incerto il futuro di Tuchel, l’allenatore che aveva dichiarato di puntare sui giovani salvo poi privarsi del classe ’97 per circa 15 milioni.
“È stata assolutamente la decisione giusta. Ho giocato più di 50 partite, segnato gol, fornito assist, raggiunto la semifinale di Champions League e lottato per le prime posizioni in Bundesliga. Cambiare club non è stata una cattiva idea, anzi posso affermare che è meglio lasciare la comfort zone per crescere". Questo il commento del centrocampista francese di origini congolesi ai microfoni di Kicker, prima della gara di Champions.
Mediano o mezzala di qualità nato a Lagny-sur-Marne, la stessa cittadina del suo idolo Paul Pogba. Nkunku è cresciuto vestendo le maglie del Marolles e del Fontainebleau, prima di essere scoperto all’età di 13 anni da Bertrand Reuzeau, ex difensore del Montpellier e responsabile degli scout del Psg. L’esordio assoluto nel 2015 contro lo Shaktar Donetsk in Champions League è la realizzazione di un sogno. E le quattro stagioni in prima squadra con 78 presenze e 11 gol avevano alimentato speranze ben diverse. Ma spesso le scelte dipendono da decisioni altrui.
“Sono convinto che mi sarei potuto imporre, che avrei potuto avere più minuti in campo. Sapevo già da un anno che sarei dovuto partire, ma Tuchel mi disse che puntava su di me. Le cose non sono andate come speravo, ma non sento di aver fallito. È stato un peccato perchè sentivo di poter avere un ruolo in questa squadra ed ho anche sognato di poter diventare un giorno il capitano del Psg”. Aveva dichiarato a France Football la scorsa stagione. Adesso, dopo il primo gol in carriera in Champions e con il Lipsia al primo posto nel girone a pari merito con il Manchester United, il ventiduenne aspetta la chiamata di Deschamps. “Ho giocato nelle nazionali giovanili e so che il blu mi sta bene. Magari con due stelle dorate in più sul petto mi starebbe ancora meglio”. Dall’Île de France alla comfort zone di Parigi fino alla Sassonia: Nkunku non vuole fermarsi e continua a sognare.
Mattia Zupo