Inter, Martínez: “Secondo di Sommer? Non è facile. L’occasione giusta può arrivare in ogni momento”

Le parole e le considerazioni del portiere dell’Inter Josep Martínez ai microfoni de “La Repubblica”
Con l’infortunio di Sommer, Josep Martínez è diventato – per qualche partita – il titolare tra i pali dell’Inter.
Come più volte ha dichiarato Inzaghi però, non era necessario l’infortunio dello svizzero per capire appieno il valore e le potenzialità del portiere spagnolo, che ha avuto però adesso la possibilità di mettersi davvero in mostra con la maglia nerazzurra.
In una lunga intervista ai microfoni de La Repubblica, Martínez ha ripercorso la sua avventura (da secondo) all’Inter, fino all’opportunità avuta di scendere in campo con la squadra. Con uno specchietto dedicato anche ai suoi idoli e modelli nel mondo del calcio.
Di seguito, ecco le sue parole.
Inter, l’intervista di Martínez
Il portiere spagnolo ha così esordito ai microfoni de La Repubblica: “A cinque anni giocavo già in porta, ma ho sviluppato tardi: sono cresciuto di 8 centimetri a 15 anni in una singola stagione e sono arrivato a un metro e 91. Dopo mi ha chiamato il Barcellona. Alla Masia ho imparato una filosofia di vita, ci si deve impegnare anche nello studio. Tra i miei idoli? Cañizares e Casillas. Quest’ultimo lo preferivo a Buffon. Neuer è invece coraggioso e maestro nei tempi”.
Ha poi parlato della sua avventura a Genova: “Se sono qui, è grazie a quei mesi stupendi. Mi chiamavano “l’uomo delle parate negli ultimi minuti” ma ho preso gol anche nei minuti finali di partita”.

Martínez:”Secondo di Sommer? Non è facile”
Ha poi parlato della sua vita (da secondo portiere) all’Inter: “Non è facile essere il secondo di Sommer. Devi lavorare su te stesso, allenarti, aspettare l’occasione giusta sapendo che può arrivare in ogni momento.
E conclude: “Ora che Sommer è tornato? Non lo so nemmeno io! Abbiamo però un bellissimo rapporto, ha dieci anni più di me, è un modello“.