Inter, Inzaghi: “Il cammino del 2023 dev’essere un esempio. Lautaro? Da valutare”

Le parole dell’allenatore nerazzurro nella conferenza stampa tenuta alla vigilia di Inter-Feyenoord, ritorno degli ottavi di Champions League
Tre giorni dopo l’importantissima vittoria contro il Monza, l’Inter torna a giocare per la sfida di ritorno di Champions League contro il Feyenoord.
I nerazzurri si presentano a San Siro con due risultati su tre, avendo vinto 0-2 in Olanda, e hanno dunque la possibilità di far riposare qualcuno in vista dello scontro diretto contro l’Atalanta di domenica.
Guai a sottovalutare l’incontro di domani però, perché gli olandesi hanno già fatto male al Milan a San Siro e vogliono ripetersi.
Alla vigilia del match, Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa.
Inter, le parole di Inzaghi pre Feyenoord
Prima di tutto, l’allenatore nerazzurro ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole: “Ci sono stati momenti in cui erano aggressivi e altri in cui aspettavano a metà campo. Verranno a Milano per crearci delle difficoltà, dovremo essere bravi. Abbiamo avuto un esempio sabato, nella gara di campionato. Tutte le partite creano difficoltà. Sarà così anche domani sera nonostante il doppio vantaggio. La stagione passa da 19 partite? Il mio stato d’animo è positivo”.
Su alcune possibili scelte di formazione ha detto: “In porta tornerà Sommer. Martinez ha fatto bene, sono molto contento. Abbiamo lasciato De Vrij e Lautaro in palestra per precauzione, domani mattina vedremo se saranno a disposizione. Dunque Taremi potrebbe ricevere una chance. Atalanta? Ci penseremo da mercoledì. Ora siamo focalizzati sulla Champions”.

La conferenza stampa dell’allenatore nerazzurro
In sala stampa Inzaghi ha detto: “Continuo a complimentarmi coi ragazzi perché non è più semplice reggere il ritmo del calendario. Ma questo non dev’essere un problema. L’anno scorso ci siamo qualificati agli ottavi il 6 o 7 di novembre, quindi abbiamo saputo presto che avremmo giocato anche a marzo. Quest’anno, invece, la fase precedente all’eliminazione diretta è stata prolungata. Da allenatore mi sarebbe piaciuto che il Feyenoord giocasse nel weekend come noi, ma bisogna accettare che le regole del loro campionato gli abbiano permesso di rinviare la loro partita”.
Ha anche spiegato: “L’esempio del cammino di due anni fa dev’essere d’esempio, anche se quella era una Champions League dal formato diverso. Anche nella testa dei giocatori è complesso adeguarsi. Le rotazioni sono diventate fondamentali, ciononostante di recente abbiamo perso qualche pedina sugli esterni”. Per poi proseguire: “200 panchine con l’Inter rappresentano una cifra importante. È un onore raggiungere questo traguardo”.
Sui singoli: “Al di là di quanto gli ha fornito madre natura, Dumfries vuole migliorare sempre. Ascolta, chiede e si informa. Avrei voluto proporre del lavoro fisico a Thuram che, però, nell’ultimo mese ha sofferto un problema alla caviglia, non si allena bene e gioca sotto antidolorifici; da questo dipende il suo calo. Non molla e vuole darci una mano, quindi sarà a disposizione pur non al 100%. Parleremo con le federazioni italiana e francese per valutare la convocazione sua e quella di Dimarco, ma al momento non è un problema che ci riguarda. Testa al Feyenoord”.