Ferrero: “Ronaldo sembrava decollasse. Pronto a rinforzare la squadra”
Tre sconfitte nelle ultime quattro gare. In mezzo, solo la gioia della vittoria allo scadere nel derby. Per la Sampdoria, quartultima e a soli due punti di distanza dalla zona retrocessione – con una gara in più –, non è certo un momento positivo. Della situazione ha parlato Massimo Ferrero, all’uscita della sede della Samp dopo il CdA societario, in programma questa mattina e durato poco meno di due ore. Presente anche il vicepresidente Romei, che sembrava potesse uscire dal consiglio di amministrazione. Così, invece, non è stato. Lunedì si terrà anche un’assemblea dei soci a Roma, in occasione della quale potrebbe entrare nell’organigramma un amministratore delegato.
Queste, in ogni caso, le parole del presidente blucerchiato ai microfoni di Sky Sport: “La squadra c’è e l’avete vista ieri con la Juventus. Devo dire una cosa: c’è da ammonire Ronaldo, ha fatto un salto che sembrava stesse decollando come un aeroplano. Ieri CR7 ha vinto la partita, ma i miei ragazzi si sono difesi bene e hanno fatto una grande gara. Qualche innesto? Se mettiamo l’inserto giusto dobbiamo eliminare, capiamo un attimo e a gennaio se c’è bisogno di rinforzare la squadra io sono pronto” ha affermato Ferrero, soffermandosi poi sul cambio in panchina tra Ranieri e Di Francesco: “Scossa? Ranieri è l’ultimo imperatore, è un uomo importante che ha portato serenità alla squadra, ci voleva perché si compensa con me: Ferrero rompe e Ranieri aggiusta”.
Dalla panchina alla scrivania, su un possibile ritorno di Cassano – che ha appena superato l’esame da direttore sportivo – in blucerchiato da dirigente. Ieri c’è stato un pranzo tra l’ex fantasista e il numero uno della Samp: “Cassano è il mio amore da sempre, ve l’ho dimostrato: è un po’ una testa matta, però è un uomo intelligente che conosce il calcio. È un po’ prematuro parlarne perché le cose non si dicono, si fanno. Ho detto ad Antonio che ci vediamo a giugno”, quando un’eventuale ingresso nell’area tecnica di Cassano potrebbe diventare realtà.
A chiudere, un pensiero sull’ex Mihajlovic. “Sinisa è l’esempio mondiale di tutti quanti, perché lui può perdere una partita col Bologna o con le squadre che ha allenato, ma ha vinto la partita della vita”. Infine, un messaggio al suo ex allenatore. “Sinisa, ti voglio bene. A te, alla meravigliosa donna che hai vicino, Arianna, e a tutte le tue figlie”.
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