Como: “Sì alla sfida contro il Milan a Perth. Invitiamo 50 tifosi, è una missione comune”
Il Como dice sì alla sfida contro il Milan a Perth. Con un comunicato sul sito, i biancoblù hanno espresso il loro parere
“Una missione comune per riportare la Serie A al centro del calcio mondiale“. Con un comunicato sul sito, il Como ha reso nota la propria posizione in merito alla tanto discussa sfida di campionato contro il Milan a Perth.
I biancoblù sono favorevoli alla trasferta in Australia, vista come una possibilità per garantire ai club del massimo campionato italiano una maggiore visibilità.
Come scritto dalla formazione allenata da Cesc Fabregas, la società è consapevole delle difficoltà che il lungo viaggio può comportare, tanto alla squadra quanto ai tifosi. A supporto del popolo biancoblù, il Como ha invitato 50 tifosi a unirsi a Nico Paz e compagni nella trasferta a Perth.
Nelle scorse settimane la sfida tra il Milan e il Como è stata oggetto di discussione. Come vi abbiamo raccontato, il confronto a distanza più acceso è stato quello tra l’Ad della Lega Serie A De Siervo e il centrocampista rossonero Adrien Rabiot. A riguardo si è espresso anche il portiere del Milan Mike Maignan: “Sono d’accordo con Rabiot, non capisco perché giochiamo all’estero. È una partita del campionato italiano, inoltre perdiamo una partita casalinga. Oggi si pensa molto all’aspetto finanziario e si dimenticano tante cose“.
Le parole del Como
Nella nota pubblicata dal Como sul proprio sito si legge: “Cara famiglia del Como, cari amici e compagni tifosi della Serie A, se la FIFA darà il via libera, il Como 1907 andrà a Perth, in Australia, a febbraio per affrontare il Milan, partecipando a una missione comune per riportare la Serie A al centro del calcio mondiale e garantire un futuro più solido a tutti i club che la rappresentano“.
La società è consapevole delle difficoltà della lunga traversata: “Siamo consapevoli che questo viaggio potrebbe richiedere sacrifici in termini di comodità, comfort e routine. Tuttavia, a volte il sacrificio è essenziale, non per il beneficio individuale, ma per il bene comune, per la crescita e, soprattutto, per la sopravvivenza della lega stessa“.

“Ligue 1 in difficoltà, colmiamo il gap con la Premier”
Il Como ha fatto un confronto tra la Ligue 1, in difficoltà economica, e la Premier League che invece esporta il proprio brand in tutto il mondo: “In Francia, il crollo dell’accordo di trasmissione nazionale ha lasciato i club nel caos, i giocatori senza stipendio e i tifosi demoralizzati. La Premier League continua a dominare la scena mondiale. I suoi ultimi accordi di trasmissione hanno un valore di oltre 12 miliardi di sterline per il prossimo ciclo dal 2025 al 2029“.
La società lombarda ha reso noti anche i numeri della Serie A: “L’accordo televisivo nazionale della Serie A ha un valore di circa 900 milioni di euro all’anno, e i suoi diritti internazionali generano meno del dieci per cento di quanto guadagna la Premier League all’estero. Dobbiamo chiederci onestamente come possiamo trattenere i nostri migliori giocatori, costruire squadre competitive e attrarre l’élite mondiale in Serie A se non ci adattiamo“.

“Invitiamo 50 tifosi a unirsi a noi”
Il Como ha messo in chiaro l’obiettivo: “Il nostro obiettivo è chiaro. Vogliamo riportare la Serie A alla gloria di cui godeva negli anni ’90. Proprio come abbiamo rappresentato con orgoglio il calcio italiano al The Soccer Tournament (TST) negli Stati Uniti, ora portiamo la stessa missione a Perth. Non si tratta solo di una partita“.
La squadra di Fabregas ha concluso illustrando un’iniziativa: “Invitiamo 50 tifosi a unirsi a noi in questo viaggio in Australia per stare al nostro fianco come ambasciatori del Como 1907 e della Serie A. Insieme mostreremo al mondo ciò che il calcio italiano rappresenta veramente: tradizione, cuore e speranza per il futuro“.