Mbangula, “l’erede di Šeško” e l’orologio dell’Amburgo: le possibili sorprese della Bundesliga 2025-26

Dai giocatori alle squadre: le possibili sorprese della Bundesliga 2025-26
“Willkommen zurück, Bundes”. “Bentornata Bundes”, risuonerà presto tra le strade della Germania. La Bundesliga si prepara a riaprire i battenti per partire con la nuova stagione, con il Bayern Monaco che affronterà il Lipsia nella serata del 22 agosto per la prima partita dell’annata.
Quella del 2025-26 si appresta a essere un’edizione nuova e anche dal sapore di ricambio generazionale. Sarà la prima volta infatti dopo 17 stagioni consecutive che la Bundesliga non potrà contare su Thomas Müller, volato di recente in Canada per iniziare la sua nuova avventura a Vancouver. Sarà anche l’ultimo ballo di Neuer a Monaco?
Qui non si parlerà dei campioni bavaresi, né tantomeno del BVB, di Kane o di altri veterani già ampiamente affermati. Questo è il biglietto da visita per chi, forse nell’ombra, potrebbe trasformarsi nella vera rivelazione della nuova stagione.
Dall’arrivo di un ormai ex bianconero al nuovo…Šeško, passando per il ritorno in massima serie dell’Amburgo alla corsa all’Europa del Werder Brema. Ecco le (possibili) sorprese che potranno scrivere un capitolo dal finale inaspettato nella nuova stagione di Bundesliga.
Mbangula, Ibrahimović e un giapponese al St. Pauli: le sorprese che non ti aspetti in Bundesliga
“Ci dispiace, ma siamo obbligati a venderti per fare cassa”. Un disco a ripetitore che avrà suonato imperterrito nella testa di Samuel Mbangula. Il suo percorso con la Juventus è partito dalla Next Gen fino al gol in prima squadra sotto la gestione Thiago Motta. Poi, l’arrivo in panchina di Tudor. “È stato schietto con me”, dichiarò Samuel: “Non rientri nei miei piani”. Da futura scommessa bianconera a esubero: il tramonto di un sogno ai piedi della Mole. E adesso un nuovo capitolo della sua carriera: in questa sessione di mercato il calciatore belga ha raggiunto la Germania per abbracciare il progetto del Werder Brema. Al giovane 2004 l’opportunità di riprendere in mano la propria coscienza.
“Joel offre un mix entusiasmante di intelligenza calcistica“. Così il direttore sportivo del St.Pauli Andreas Bornemann presentava il suo nuovo acquisto. Madre giapponese, padre nigeriano, Joel Chima Fujita è pronto a prendersi anche la Bundes. Dopo essersi fatto notare in Belgio con il Sint-Truiden, il centrocampista classe 2002 ha definito il suo arrivo al St.Pauli in quest’ultima sessione di mercato. Ora, è pronto a portare con sé un bagaglio di “coraggio e chiarezza nel gioco” per aggiungersi alla lista dei talenti nipponici del campionato tedesco.
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Prima il prestito dal Bayern al Frosinone, poi il ritorno in Italia – sempre in prestito ma stavolta senza incidere – alla Lazio. Arijon Ibrahimović si prepara per iniziare la sua nuova parentesi con la maglia dell’Heidenheim. Negli ultimi anni non ha trovato particolare spazio in campo, collezionando appena 20 minuti con i biancocelesti tra Serie A e Coppa Italia nella passata stagione. Ora, l’opportunità di quel giovane talento scuola Bayern di dire la sua. I suoi nuovi compagni in rossoblù non hanno già dubbi: “Il suo arrivo ha portato una ventata di aria fresca”.

“Trust the process”: l’attesa di Peretz nell’ombra di Neuer
“Penso che un giorno arriverà il mio momento”. La preghiera alla ricerca di una speranza chiamata occasione. L’arrivo di Daniel Peretz al Bayern Monaco nel 2023 ha segnato l’inizio di un sogno a metà per il portiere israeliano. Se da una parte la Bundesliga l’ha sempre vista come una grande opportunità di crescita, dall’altra parte ha dovuto fare i conti e convivere con l’ombra di chi quel ruolo lo ha totalmente reinventato negli ultimi 20 anni: Manuel Neuer.
“Sogno un giorno di diventare il nuovo portiere del Bayern Monaco. Ma nel calcio, così come nella vita, non si sa mai come possono andare le cose”. Ora il calciatore israeliano ha firmato un prestito dai bavaresi all’Amburgo tornato per la prima volta in massima serie dopo la retrocessione del 2017: l‘orologio dei “Dinausarier” è tornato a battere l’ora. Intanto il sogno di Peretz di ritagliarsi un momento da protagonista può finalmente avere inizio.
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“New home, bigger dreams”: Rômulo, “l’erede di Šeško” a Lipsia
Diventare il riferimento dell’attacco del Lipsia dopo la partenza di Šeško in direzione Manchester United potrebbe non essere un compito facile. Eppure Rômulo, o per essere precisi Rômulo José Cardoso da Cruz, non ha mostrato un briciolo di titubanza dopo la chiamata della Germania. Arrivato dai turchi del Göztepe per una cifra di circa 20 milioni di euro (dati Transfermarkt), l’attaccante brasiliano classe 2002 si è mostrato già pronto per iniziare la sua nuova avventura tedesca: “New home, bigger dreams”.
Come detto, diventare il nuovo Šeško sarà complicato, ma i numeri sorridono tutti a favore di Rômulo: 17 gol e 10 assist nell’ultima stagione di Süper Lig turca. Finalizzatore, sì, ma grande creatore di gioco. 1 metro e 93, ma nonostante ciò fa di atletismo e dinamismo i suoi punti di forza. Il paragone con il nuovo centravanti dello United? Non lo spaventa di certo: “C’è un nuovo 40 in città”.
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Amburgo, Werder e Mainz: le possibili sorprese della Bundesliga 2025-26
Per l’Amburgo la retrocessione della stagione 2017-2018 è stato il triste epilogo di un sogno durato 54 anni. Per l’esattezza, 54 anni, 261 giorni, 0 ore, 36 minuti e 2 secondi è quanto si legge nel gigante orologio del Volksparkstadion. La discesa in 2.Bundesliga non è stata solamente una semplice retrocessione, ma si è rivelata un vero e proprio girone da inferno dantesco da cui i “Dinosauri” non riuscivano a vedere la luce. Un viaggio alla ricerca della massima serie durato otto interminabili stagioni. Adesso però quel sogno è diventato di nuovo realtà: l’orologio di Amburgo può tornare a battere l’ora con le sue lancette.
Se da una parte il Mainz ha raggiunto un’Europa che mancava dal 2016, il Werder Brema nella passata stagione ha solo avuto per un attimo la sensazione di sfiorarla. Il Mainz a 52, il Werder a seguire con 51. Ma cosa avranno in comune in questa stagione le due squadre? Una particolare spinta dalla panchina.
Lo scorso anno a fare la differenza per il Mainz fu il contagioso carisma dell’allenatore Bo Henriksen, all’insegna di un “danese déjà vu”. Il Werder potrà invece contare sul sorriso di Horst Steffen, che nell’anno passato ha accarezzato l’impresa Bundesliga con il suo ormai ex Elversberg. La nuova stagione è pronta a partire: ma siamo solo all’inizio.
