Napoli, Di Lorenzo: “Puntiamo ad alzare la Supercoppa per noi e per i tifosi”

Giovanni Di Lorenzo ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Tra i temi la finale di Supercoppa e i risultati in trasferta
“So che Maradona è stato l’unico capitano a vincere due scudetti e una Supercoppa. Lui è inarrivabile in tutto. Però il pensiero di riuscire anche io ad aggiungere una Supercoppa dopo due scudetti e la Coppa Italia ce l’ho“. Giovanni Di Lorenzo vuole aggiungere un altro trofeo alla sua bacheca, ancora una volta con la fascia da capitano del Napoli al braccio.
Il terzino azzurro ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport concentrandosi sulla finale di Supercoppa italiana contro il Bologna, in programma a Riad lunedì 22 dicembre alle ore 20.00: “Sarebbe il mio quarto trofeo con il Napoli e spero di riuscirci. Vincere resta un’emozione incredibile, farlo da capitano ancor di più“.
Poi un pensiero sul prossimo avversario, il Bologna di Vincenzo Italiano: “Affronteremo una squadra che ha entusiasmo e vuole continuare a fare la storia della società dopo aver vinto la Coppa Italia. Sarà una gara difficile. Il Bologna ci ha fatto passare un periodo particolare dopo l’ultima sconfitta. Puntiamo ad alzare la Supercoppa per noi e per i tifosi“.
Il Napoli sembra soffrire di “mal di trasferta”. Lontano dal Maradona, infatti, la squadra di Conte fatica a vincere: “Dobbiamo lavorare tanto per evitare questi blackout. Siamo in un periodo di difficoltà numerico, ma la squadra sta reagendo. Il mal di trasferta è un’altra tematica di cui abbiamo parlato nello spogliatoio. Difficile trovare una spiegazione, non lo sappiamo nemmeno noi“.
Conte e la qualità dei giocatori
Giovanni Di Lorenzo ha concluso l’intervista elogiando Antonio Conte: “C’è un lavoro importante dietro, il merito è dell’allenatore. Lui è un grande stratega, prepara benissimo le partite ci mette nella condizione di esprimerci sempre al meglio“.
Il capitano ha sottolineato la qualità dei compagni di squadra: “Abbiamo tanti calciatori moderni che possono ricoprire più ruoli che permettono all’allenatore ed alla squadra di essere più flessibili“.