Questo sito contribuisce all'audience di

Testa alla Russia, cuore al futuro: parte la rivoluzione di Ventura. E quanti giovani per l’Italia

Cari ragazzi, sognate’. Senza retorica, dritti alla sostanza: pensiero al futuro. Perché il 2017 sarà un ponte al calcio che verrà. Una finestra sui Mondiali di Russia. Un’opportunità per tutta l’Italia. Fiduciosa nella sua giovane Nazionale, quella di Giampiero Ventura. Alimentata da un nuovo serbatoio, questa volta pieno di benzina fresca. Un carburante pregiato, da non sprecare. ‘Nomi, ne abbiamo?’ Eccome. Intanto la generazione dei Buffon, De Rossi, Barzagli e Chiellini tiene ancora botta, ma … guardate qui. C’è una miniera tutta da scoprire. Prospettive paurose, in senso buono eh. Certo, si parte da Verratti: così giovane, così affermato. Un già campione. Poi? Donnarumma, Romagnoli e Rugani per coprirsi le spalle. Avanti: Gagliardini, Pellegrini e Locatelli. Sì, li conoscete bene. Il motivo? Sono fortissimi. Ma il pericolo è sempre in agguato: il rischio di bruciarli, purtroppo, c’è. E allora, farli crescere diventa un obbligo. Per farla breve: si devono preparare alla Nazionale. Come?

All’attacco

Ci pensa Ventura. E ricordate perché fu scelto? Semplice: “Sa lavorare con i giovani”. Disse Tavecchio in tempi non sospetti. Perché il suo modus operandi è rivoluzionario. Novità. Un’idea di ‘cantera‘. O meglio, ‘stage’. Sì, gli stage. In accordo con i club di Serie A e B. E dopo la due giorni di novembre, si parte con un’altra esperienza a Coverciano. Dal 21 al 22 febbraio. Martedì si riparte. Con un sacco di ragazzi da valorizzare. 48 ore di accademia, full immersion azzurra. Orecchie aperte e fiducia totale in ‘papà’ Giampiero. E sabato il ct pubblicherà le convocazioni. Spazio ai ‘talentini’ in bella mostra nelle ultime giornate. Tipo? Via con la scorpacciata: da Berardi a Verdi, passando per Petagna e Inglese. Queste le certezze per l’attacco, senza dimenticare Bernardeschi – 1994 – che è già da un pezzo nel giro dell’azzurro dei grandi. Roba grossa. Come il baby Chiesa, già: questione di … DNA. Da valutare la sua chiamata per martedì. Ma il suo futuro è già tracciato. Bomberini ora, campioni domani. Sotto osservazione, però, ci sono anche Falcinelli e Di Francesco. ‘E il numero 9?’ Vero, ci manca. Abbiamo un Gallo speciale, sempre a cresta alta. Sì, Belotti fa rima con futuro. Sogno. E poi? Cerri, Petagna e Monachello, loro: che sono chiamati alla vera prova del 9 quest’anno. Step by step. Alla Orsolini, promesso sposo Juve: futura ala destra della nazionale. Già, ‘che giocatori’.

Novità e valori

La Nazionale non si discute. È un prezioso fattore per tutto il sistema. Serve. E poi, da non dimenticare, aiuta le società. È una vetrina per mostrare l’argenteria. Ad esempio, contro Spagna e Macedonia, Ventura convocò Gagliardini. Sorpresa ieri, certezza oggi. Protagonista dell’ultimo mercato. Faro luminoso dell’Inter. Ah, finalmente Berardi. Questa è la sua occasione. Infortuni smaltiti, apprendistato in under 21 superato, pronto per rilanciare il suo Sassuolo. Con il pensiero al 2018, Russia. Magari esterno nel 4-2-4 versione Mondiale. Ballo dei debuttanti anche per Simone Verdi, che si infortunò prima delle convocazioni di novembre. Lui è un simbolo di umiltà, zero grilli per la testa. E il futuro è roba sua. Nel precedente stage, invece, ci fu una grande opportunità per Ciciretti e Garritano: stella della Serie B. A Coverciano, però, si parla anche l’Inglese. Quello di Roberto, Bobby: attaccante totale, ragazzo ispirato. L’eroe dell’ultima giornata di Serie A contro il Sassuolo. E ora via di stage. Italia. Dopo l’esperienza di novembre. Ora riconfermato.

Baby certezze

Emozionati. Convinti. A volte in lacrime, solo di gioia. Sì, Locatelli e le sue esultanze. Spacca cuore e collante per il suo Milan. Anche lui riconfermato per lo stage. Assieme al laziale Cataldi e al nerazzurro Gagliardini. Altro nome? Benassi. 22 anni e una vita da … ‘mediano, capitano e papà’. Un ragazzo serio, un calciatore fantastico. Già, tappe bruciate. In campo e nella vita. Concreto e romantico: ‘Voleva un figlio da quando aveva 18 anni’. E ora desidera il Mondiale, che conquisterà grazie al suo Torino. Poi un’altra favola infinita: quella di Pellegrini. Generazione di talenti del 1996, scuola Roma e luce del Sassuolo. Più forte dell’aritmia che provò a fermarlo. Uno col vizio del gol. Pane per i fantallenatori. E per mister Ventura.

Spalle coperte

Va bene, Donnarumma è lì. Intoccabile. Sicuro: per il dopo Buffon tutto ok. Intanto allo stage figureranno anche Meret e Cragno: dalla Spal e dal Benevento. Tra i papabili anche Sportiello. Sì, i portieri ce li abbiamo. Ai loro lati, invece, occhi per Spinazzola e Barreca da una parte e Conti dall’altra: insieme a Zappacosta e De Sciglio saranno loro a correre sulle fasce di domani. Belli frizzanti, molto speedy. Al centro, poi, Caldara è una conferma. Oggi atalantino, prossimamente bianconero. Prenotato, insomma: anche per l’azzurro. Porte aperte anche per Izzo e Bonifazzi della Spal. Corsa, gol e assist. Perché la nuova generazione, da martedì, torna al lavoro: una lista ampia per Ventura, una risorsa infinita per il paese.