Serie B 2023/24, la guida completa: dalle ferite di Bari e Palermo alla sfida Cosenza
La sfida tra i biancorossi e la squadra di Corini dà il via alla nuova Serie B, pronta a cominciare tra rivoluzioni, conferme e tante sorprese
Si ricomincia nello stesso teatro che aveva calato il sipario sullo scenario più surreale della scorsa stagione. A 68 giorni dalla finale tra Bari e Cagliari, la Serie B riaccende di nuovo le sue luci sul campo dello Stadio San Nicola. Questa volta sarà il Palermo, insieme ai biancorossi, a tagliare il nastro di partenza della stagione 2023/24, che si preannuncia essere ancora una volta ricca di spettacolo e agonismo. Dal nord al sud dello Stivale, le 20 squadre presenti vogliono rincorrere i propri obiettivi e scrivere al meglio delle proprie potenzialità la trama di quest’annata. Ma la Serie B ha già dimostrato di non seguire un copione, lasciando spazio a sorprese e possibili risvolti impronosticabili.
Dal Bari al Palermo, passando per il Parma e il Pisa: ferite ma affamate
L’immagine della fenice che rinasce dalla cenere rappresenta spesso il leitmotiv nel mondo delle rivincite sportive. Mai come in questo caso, però, si può dire che la polvere ancora presente sul campo del San Nicola da quella finale tra Bari e Cagliari darà vita alla nuova Serie B 2023/24.
I biancorossi, sconfitti, dovranno leccarsi le ferite e ripartire da uno scheletro costruito sulle stesse certezze che li hanno portati a cento secondi dalla Serie A. A disegnare la squadra è stato di nuovo il duo formato da Polito e Mignani, decisi nel confermare il 40enne capitano Di Cesare, oltre a pilastri come Maita e Maiello. Non ci saranno però alcuni tra i protagonisti della scorsa stagione, soprattutto sul piano realizzativo: Cheddira – diretto verso il Frosinone -, Caprile, Benedetti ed Esposito hanno lasciato spazio a Diaw, Brenno, Malcom Edjouma e Sibilli, gli ultimi innesti dei biancorossi. L’obiettivo dichiarato da De Laurentiis sono i playoff, ma una piazza calorosa come quella di Bari, che ripartirà soprattutto dal suo pubblico, può sempre ambire a traguardi più importanti.
Lo stesso vale per il Palermo, pronto a riprendere in mano il proprio percorso dopo il tragico finale della scorsa stagione, in cui ha mancato l’accesso ai playoff negli ultimi minuti della partita di chiusura del campionato. Ma il City Group si è fatto trovare pronto in sede di mercato per investire ancora e così sono arrivati veterani come Lucioni, Ceccaroni, Insigne e Mancuso, oltre a giovani promesse del calibro di Desplanches e Vasic. Sono le frecce più importanti dell’arco a disposizione di Corini, a cui adesso spetta solo il compito di mirare alla vetta.
Un’altra delle favorite per la promozione in Serie A è il Parma. “Siamo usciti disarmati da quel finale di campionato, abbiamo ancora le ferite“, aveva detto così l’allenatore Pecchia alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro il Bari, vinta nettamente per 0-3. Quelle stesse lacerazioni sembrano essersi ormai rimarginate. Una volta salutati due pilastri come Buffon e Vazquez, per i gialloblù è arrivato il momento di aprire le porte a Partipilo, Colak e al ritorno di Hernani. Nuovi elementi di qualità per dimostrare di essere abbastanza maturi da farsi trovare pronti alla vigilia della Serie B.
Ma il club davvero scatenato in questa sessione di mercato è il Pisa. Non è un caso se il proprietario Knaster ha deciso di sbaragliare la concorrenza: il mancato raggiungimento dei playoff dopo il terzo posto dell’anno precedente fa ancora male, tanto da essere diventato fame vorace. Barbieri, Veloso, Arena, D’Alessandro ed Esteves sono solo alcuni degli elementi che formeranno un vero mix tra esperienza e freschezza, soprattutto perché i nerazzurri hanno ancora molti colpi in canna da regalare al nuovo arrivato Aquilani. In queste ultime due settimane, arriveranno altri pezzi da novanta, pronti a restituire alla piazza toscana la mancata festa promozione, pur con un anno di ritardo.
In cerca di conferme
Tra le tante delusioni delle squadre costrette a rialzarsi, c’è anche chi ha concluso la propria annata in Serie B con il sorriso e ora vuole confermarsi, o aumentare la marcia. Gli occhi di tutti gli appassionati sono puntati sul Sudtirol, tra i club rivelazione della scorsa stagione. Bisoli è riuscito a portare la formazione di Bolzano in semifinale playoff, costruendo un progetto basato su entusiasmo, armonia e serenità. E già nel pre-campionato ha voluto dimostrare di non essere stato solo un’inattesa sorpresa, portando la Sampdoria ai rigori nella sfida di Coppa Italia. Anche quest’anno il modus operandi sul mercato è lo stesso: minima spesa, massima resa. E così sono arrivati giovani prospettive come Drago, Ciervo, Pecorino e Peeters, oltre al bomber della Serie C Merkaj e a Di Tacchio.
Dall’altra parte dell’Italia, nell’entroterra calabrese, non si è badato invece a spese. Il Cosenza e il ds Gemmi hanno deciso di alzare l’asticella dopo la salvezza ai playout dello scorso anno, conquistata al termine di un girone di ritorno con media punti da playoff. Sono quindi tornati al quartier generale tre elementi di prim’ordine come Marras, Calò e Tutino, insieme a Mazzocchi, D’Orazio, Zuccon e Fontanarosa. Toccherà al nuovo arrivato Caserta metterli insieme in campo e gestirli dalla panchina per provare a ottenere qualcosa in più della salvezza.
Non hanno deluso, ma neanche stupito, i percorsi di Ascoli e Modena nella scorsa stagione. I due club hanno terminato i rispettivi campionati a metà classifica, senza mai doversi preoccupare di chi si trovava in basso e arrivando addirittura a sfiorare i playoff. Ma se da una parte i bianconeri hanno voluto confermare Viali come allenatore, gli emiliani hanno salutato Tesser per dare il benvenuto a Bianco. E anche sul mercato le strategie sono ben diverse: ad Ascoli l’atteggiamento è più conservativo, con molti arrivi in prestito (Rodriguez, Manzari, Millico e Haveri); dalle parti del Braglia, invece, c’è già stato modo di accogliere grandi protagonisti della scorsa Serie B come Palumbo, Zaro e Cotali.
Le neopromosse
Spesso iniziano il campionato a fari spenti, per poi illuminare la Serie B nel corso della stagione. È il destino di chi parte con l’etichetta da neopromossa, anche se in questo caso è già possibile analizzare le caratteristiche delle quattro squadre. Sicuramente l’impeto con cui il Catanzaro ha stravinto la Lega Pro darà un importante sprint anche in questo avvio di campionato. E se ai 100 gol dei giallorossi, segnati soprattutto dalla coppia Iemmello–Biasci, si aggiunge un nuovo arrivato come Donnarumma, pronto a raccogliere i numerosi assist di un rifinitore come Vandeputte, allora la tavola è ben apparecchiata. A Vivarini spetterà solo il compito di scegliere gli ingredienti giusti per preparare il miglior Catanzaro sotto il segno dell’equilibrio, il vero mantra dell’allenatore abruzzese.
Difficile, invece, usare la stessa parola per il Lecco, che ha da poco riabbracciato Fracchiolla nel ruolo di direttore sportivo. Non è tanto la costruzione della squadra ad aver creato il caos sull’altra sponda del lago di Como, ma il tumultuoso pre-campionato fatto di ricorsi e udienze per via della possibile esclusione dalla Serie B. Alla fine, ci saranno anche i blucelesti, che intanto hanno deciso di confermare Foschi e iniziare a rinforzarsi dal centrocampo in giù con Degli Innocenti, Donati, Bianconi, Sersanti e Ardizzone. Ma ora che la dirigenza ha di nuovo una struttura definita, il club di Di Nunno è pronto a intervenire sul mercato anche per il fronte offensivo.
Potrà probabilmente ispirarsi alle strategie della Reggiana, che ha già portato in casa propria diversi elementi come Bianco, Pettinari e Portanova. Eppure, il nome più grosso siede sulla panchina: è Nesta, che ha raccolto l’eredità da allenatore lasciata da Diana. E il suo 4-3-1-2 ha già suonato la carica in Coppa Italia, dove i granata hanno eliminato il Monza in trasferta per 1-2. La FeralpiSalò, invece, è stata costretta ad arrendersi contro il Torino, ma non per questo mollerà la presa in campionato. Anche la squadra di Vecchi ha allestito una rosa competitiva, puntando su giocatori esperti della categoria: La Mantia, Ceppitelli, Martella, insieme a Da Cruz, hanno rinforzato la squadra dalla difesa all’attacco. E davanti a rinforzi così, guai a chiamarli outsider.
Sampdoria, Spezia e Cremonese: insieme al Venezia puntano in alto
Chi si rivede. C’è chi manca da un po’ e chi invece ha vissuto in Serie A una breve fase di passaggio. In ogni caso, le squadre retrocesse in Serie B andranno ad arricchire il campionato con un importante bagaglio tecnico, candidandosi così tra le favorite per la promozione. Il più illustre dei ritorni è la Sampdoria, assente da ben 12 anni. E per l’occasione ha voluto rifarsi il look in toto: dalla nuova proprietà retta sul duo Radrizzani–Manfredi allo staff tecnico, capeggiato dall’allenatore Pirlo. Il maestro dei centrocampisti italiani ha stravolto la squadra, puntando su un pacchetto di giocatori eterogeneo: Esposito è solo l’ultimissimo arrivato, che si aggiunge a Borini, Ricci, Panada, Stankovic, Ghilardi, Girelli e Pedrola. Tanti volti nuovi per alzare la voce e battere le mani sul tavolo della Serie B.
Lo stesso iter è stato seguito da Spezia e Cremonese, che dopo le proprie esperienze nel massimo campionato non vogliono tornare a galleggiare in cadetteria. I bianconeri hanno affiancato a Salvatore Esposito suo fratello Francesco Pio, protagonista con gli azzurrini in estate, acquistando poi Zurkowski, Bandinelli, Antonucci, Kouda e prelevando Moro dal Sassuolo. Sulla panchina ci sarà Alvini, reduce dall’ultima esperienza con la Cremonese. E proprio i grigiorossi sono l’ultima squadra retrocessa, che questa volta ha voluto dare continuità a Ballardini. Per ora ha potuto richiedere soprattutto acquisti a centrocampo, dove sono arrivati Bertolacci, Collocolo e Vazquez sul fronte più offensivo. Ma ci sono ancora più di dieci giorni per completare la squadra e puntare ancora alla promozione.
Tra le squadre ambiziose rientra anche il Venezia, che pur non essendo retrocesso al termine della scorsa stagione ha deciso di inserirsi subito nella lista delle grandi. Ripartirà da Vanoli, autore di un finale di campionato ad alto livello. E questa volta a Pohjanpalo, protagonista lo scorso anno con 19 gol e 7 assist, potrà abbinare un altro bomber scandinavo: Gytkjaer, arrivato direttamente dal Monza. L’ossatura non è ancora completa, eppure c’è la sensazione che questa volta dalle parti della laguna veneta tirerà un’aria diversa, magari la stessa degli ultimi mesi della stagione 2022/23.
Dalla Ternana al Brescia: le grandi incognite. Ci sono anche Como e Cittadella
Un libro non si può leggere dalla copertina, ma il pre-stagione di alcune squadre lascia spazio a diversi dubbi su quello che sarà il loro futuro nella prossima Serie B. Il punto interrogativo più grande è da piazzare sul Brescia, che nonostante il responso del TAR sulla Reggina dovrà attendere ancora il Consiglio di Stato del 29 agosto per avere la certezza di essere riammesso in campionato. Intanto, Cellino ha deciso di tappare qualche spiraglio riportando Bjarnason in Italia e provando a spingere per l’acquisto di Gondo. Ma una fase condita da così tante incertezze non può ancora lasciare spazio a pronostici, soprattutto sul destino della panchina, sempre particolarmente calda quando si parla dei biancazzurri.
La Ternana, invece, pur avendo vissuto una stagione a due facce e avendola conclusa a luglio con il cambio proprietà e l’addio del presidente Bandecchi, ha deciso di far ritornare Lucarelli, lo stesso che regalò la promozione in Serie B due anni fa. I dubbi restano però vivi sulla rosa. Gli arrivi di Casasola, Mantovani, Bogdan e Brazao dovranno essere in grado di sostituire partenti di primo livello come Palumbo, Donnarumma, Partipilo, Martella e Di Tacchio.
Occhio infine a Como e Cittadella. Due mondi opposti, reduci da stagioni diverse, ma sempre indecifrabili ai nastri di partenza. Il mercato altisonante di un anno fa da parte dei biancoblù si è concluso con un nulla di fatto in classifica e adesso lascia spazio a una sessione estiva più contenuta, in cui oltre alla conferma di Longo si sono trasferiti Cassandro, Barba e soprattutto l’attaccante Mustapha dal Mainz. Ma la storia insegna che i nomi non bastano. Per il Cittadella di Gorini, invece, lo sliding doors del calciomercato ha portato fuori dalla porta degli autentici protagonisti come Antonucci, Crociata (rientrato dal prestito) e Donnarumma, lasciando spazio ad altre scommesse (Cassano, Angeli e Sottini su tutti).
La Serie B è pronta a partire tra pronostici, analisi e valutazioni. Ma come insegna il campionato più imprevedibile d’Italia, l’ultima parola spetterà al campo.